Punta da una Caravella Portoghese, sinoforo velenosissimo, donna ricoverata per due notti
Punta da una Caravella Portoghese, sinoforo velenosissimo, donna ricoverata per due notti
23 luglio 2022, ore 11:33 , agg. alle 11:49
È successo nel tratto di mare che circonda le isole dei Ciclopi, i faraglioni davanti ad Aci Trezza
Dopo due notti di ricovero è tornata a casa la donna di 68 anni punta da una Caravella Portoghese. La bagnante era entrata in contatto con i pericolosi tentacoli della Physalia physalis, il suo nome scientifico, vicino all'Isola dei Ciclopi, davanti ad Aci Trezza. La donna, che soffriva già di patologie pregresse, si è sentita male dopo il bagno e in breve ha accusato cefalea, vomito, difficoltà respiratorie e un'aritmia cardiaca. Immediatamente soccorsa è stata ricoverata al Policlinico San Marco di Catania, dove dopo due giorni e due notti di ricovero, è stata dimessa. Per a donna fortunatamente nessuna conseguenza.
Non una medusa, ma un sinoforo
La Caravella portoghese è erroneamente scambiata per una medusa, in realtà è un sifonoforo: non si tratta di un singolo organismo pluricellulare, ma dell'aggregazione di individui specializzati di quattro tipi diversi, chiamati zooidi, collegati e fisiologicamente integrati tra loro. I suoi tentacoli sono capaci di punture molto dolorose che lacerano anche la carne, e possono trasmettere dieci i tipi di veleno, di cui sono colme le nematocisti nei tentacoli della Caravella portoghese, e ciascun tipo di veleno è caratterizzato da un suo colore. Inoltre la lunghezza dei suoi tentacoli, che restano velenosi anche dopo che si sono staccati, può variare dai 10 ai 50 metri rendendoli difficili da individuare e quindi pericolosi per i bagnanti. Nel Mar Mediterraneo la Caravella portoghese è rara, ma ultimamente sta aumentando la sua presenza: avvistamenti in Sicilia, in Sardegna, nello Stretto di Messina e nel mar Ligure.