Quali sono le vere origini del nuovo coronavirus? Tante sono le teorie degli studiosi sulla malattia

Quali sono le vere origini del nuovo coronavirus? Tante sono le teorie degli studiosi sulla malattia

Quali sono le vere origini del nuovo coronavirus? Tante sono le teorie degli studiosi sulla malattia


10 aprile 2020, ore 10:25 , agg. alle 10:54

Le teorie oscillano tra il credibile e il fantastico, a discuterne gli scienziati di tutto il mondo

Gli scienziati condannano le teorie cospirative dai toni sensazionalistici, ma restano divisi sulle vere origini del coronavirus e sulla teoria più accreditata, che vede la malattia passare da animale a uomo in un mercato umido di Wuhan.

L’origine risiede probabilmente nei pipistrelli

La CNN ha intervistato alcuni esperti di virus sull’origine della pandemia coronavirus per avere maggiore chiarezza su una domanda la cui risposta sembra irraggiungibile: da dove ha origine? Sembrano tutti essere d’accordo sul fatto che non ci siano prove a sufficienza per accusare il governo cinese o americano di averlo diffuso volontariamente. L’unica cosa che può considerarsi “quasi certa” è che il virus venga dai pipistrelli. Il dottor Simon Anthony, professore presso la scuola pubblica di medicina della Columbia University e membro di PREDICT, programma globale che studia i virus negli animali con potenziale pandemico e che ha individuato ben 180 coronavirus in circa dieci anni, ha affermato che la provenienza del coronavirus dai pipistrelli è la spiegazione più semplice e ovvia. Tuttavia, sono numerosi gli esperti dubbiosi sull’effettiva origine da quel mercato di Wuhan. Alcuni di loro, infatti, hanno richiamato l’attenzione su uno studio che mostra come molti dei primi contagiati non abbiano avuto un contatto diretto con quel mercato. Un’ultima teoria, esposta da due ricercatori cinesi nei primi di febbraio, e ripresa dal conduttore di Fox News, Tucker Carlson, alla fine di marzo, ha spiegato che il virus ha origine, in realtà, da un incidente in uno dei laboratori vicino al mercato di Wuhan, dove si lavora proprio con i pipistrelli. Anche questa teoria è stata considerata poco realistica dalla quasi totalità degli gli esperti intervistati dalla CNN che hanno sottolineato la mancanza di prove.

Le teorie degli esperti

La maggior parte dei ricercatori concorda sul fatto che il coronavirus sia stato causato da uno spillover zoonotico quindi un passaggio da animale ad essere umano. Peter Daszak, scienziato che si occupa della ricerca di virus in Cina, ha confermato che probabilmente l’origine risiede nei pipistrelli, ma che il vero problema è non riuscire a identificare la specie di pipistrello responsabile. Un altro passaggio importante da comprendere è se il contagio sia avvenuto direttamente tra pipistrello ed essere umano o vi sia stato un altro animale coinvolto prima di passare all’uomo. Daszak sostiene che un pipistrello abbia infettato un animale da fattoria che è stato, successivamente, portato vivo al mercato umido di Wuhan, permettendogli di contagiare molte persone e, dunque, di avviare l’infezione virale. A sostegno di questa teoria troviamo il professor Andrew Cunningham della Zoological Society di Londra: secondo quest’ultimo, infatti, i mercati umidi sono un luogo fertile per la diffusione di un virus poiché sono pieni di animali strappati dal loro habitat naturale e portati a stretto contatto con l’uomo, da cui vengono “massacrati in condizioni poco igieniche”. Il problema resta che un terzo dei primi 41 infettati non sia mai venuto a contatto con quel mercato quindi la teoria perderebbe di credibilità, seppur non totalmente. Un’altra teoria interessante è stata avanzata da Vincent Racaniello, professore di microbiologia presso la Columbia University. Egli ha concordato, come la maggior parte degli esperti, che l’origine risiede nei pipistrelli, tuttavia pensa che la diffusione sia sta causata da un contadino. Racaniello ha spiegato che i virus di questo tipo, nei pipistrelli, sono intestinali pertanto si diffondono tramite le loro feci, ovvero il guano che è raccolto da molti contadini per fertilizzare i campi: uno di questi si sarebbe, dunque, infettato per poi andare a Wuhan e contagiare, involontariamente, altre persone.

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