11 luglio 2023, ore 10:45
Oltre a Roma e Rieti, oggi altre sei città da bollino rosso in Italia: Firenze, Torino, Perugia, Bolzano, Frosinone e Latina
La grande ondata di calore estiva ha colpito l’Italia, in una settimana che si apre con il forte impatto dell’anticiclone africano. A Roma e Rieti (città in cui la situazione era critica nelle ultime 24 ore) si aggiungono oggi altre sei città da bollino rosso. Si tratta di Firenze, Torino, Perugia, Bolzano, Frosinone e Latina. Afa alle stelle, dunque, che almeno nei prossimi giorni non dovrebbe concedere tregua.
Un’ondata di caldo che durerà almeno dieci giorni
Paolo Corazzon, di 3BMeteo ha analizzato il momento in un’intervista in Non Stop News, su RTL 102.5: «Il caldo di questi giorni mette in comune Italia e Africa. Siamo una delle zone più calde del pianeta. Avremo giornate ancora bollenti, per effetto di un’ondata di caldo che sarà lunga e in alcune zone, in particolare al centro sud, durerà almeno dieci giorni. Il fastidio resterà anche quello della sera e della notte, con 32 gradi a mezzanotte e tanta umidità. Ci aspettano notti tropicali con temperature che non scenderanno sotto i 28 gradi».
Precipitazioni rare, stanotte in montagna, giovedì in pianura
Cosa dobbiamo aspettarci per le prossime ore? «Nelle zone interne sfioreremo i 38-40 gradi all’ombra. Il nord ogni tanto avrà qualche intervallo, con precipitazioni che interesseranno stanotte la montagna (Alpi e Prealpi) e giovedì la pianura – continua Corazzon –. Il rischio di eventi estremi è presente, accentuato dalla “benzina” di calore e umidità che potrebbero portare a frequenti grandinate e temporali, che rischiano come purtroppo abbiamo già visto di provocare danni».
Quando il caldo darà tregua? Ci aspetta un’estate come quella del 2003?
Quando è prevista una tregua dal grande caldo? «Per respirare un po’ bisognerà aspettare la fine della prossima settimana, con due o tre giorni in cui le temperature si abbasseranno un po’, per poi rialzarsi» Valori, quelli di quest’anno, che restano decisamente sopra la media». Un’estate ai livelli di quella da record del 2003? «Non è ancora chiaro – conclude Corazzon -, forse a livello di picchi sfioreremo quei livelli, ma non nella media stagionale, perché va considerato che quest’anno non abbiamo avuto un mese di giugno particolarmente rovente».