Quarantunesimo anniversario dell'attentato a Carlo Alberto Dalla Chiesa, Mattarella: "La lotta alla mafia impegni tutta l'Italia"
03 settembre 2023, ore 15:54 , agg. alle 16:38
Il 3 settembre 1982 a Palermo la mafia assassinava il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie Emanuela Setti Carraro, ferendo mortalmente l'agente Domenico Russo
Un ricordo indelebile purtroppo quello di 41 anni fa, giorno in cui a Palermo nel 1982 in via Isidoro Carini, morirono il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro, e l'agente Domenico Russo a causa di un attentato mafioso. Questa mattina sono state deposte corone d'alloro nel luogo dell'assassinio di una delle figure simbolo della lotta alla criminalità organizzata, il generale dei carabinieri Dalla Chiesa, spedito in Sicilia e assassinato dopo poco più di tre mesi dal suo arrivo. Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella era presente alla messa commemorativa nella chiesa di San Giacomo dei Militari dentro la caserma del comando legione dei carabinieri.
MATTARELLA: "LA LOTTA ALLA MAFIA IMPEGNI TUTTA L'ITALIA"
"Il quarantunesimo anniversario dell'attentato di via Isidoro Carini richiama l'intero Paese a uno sforzo corale nell'impegno di lotta alla mafia. Tutta la società italiana deve sentirsi coinvolta: le istituzioni, le agenzie educative, il mondo delle associazioni". E' quanto afferma il capo dello Stato Sergio Mattarella, in ricordo dell'attentato del 3 settembre 1982. "Nel ricordo di quel tragico evento, l'intera comunità nazionale si stringe intorno agli ideali costituzionali di libertà, solidarietà e giustizia testimoniati, sino al sacrificio della vita, dall'impegno nelle istituzioni di Carlo Alberto Dalla Chiesa", si legge nella dichiarazione del presidente della Repubblica. "Nominato Prefetto di Palermo, seppe portarvi la preziosa esperienza maturata negli incarichi precedenti, lottando con determinazione, in un contesto particolarmente difficile, per l'affermazione dei valori della legalità. Carlo Alberto Dalla Chiesa intuì le potenzialità dell'azione della Pubblica Amministrazione per contrastare, insieme all'azione della Magistratura e delle Forze di Polizia, le pretese criminali di controllo dei territori. Il suo esempio interpella oggi la coscienza civica e la responsabilità personale di coloro che ricoprono pubbliche funzioni, chiamati a costituire un efficace argine all'illegalità, alla corruzione e alle infiltrazioni criminali nel tessuto amministrativo ed economico. Il quarantunesimo anniversario dell'attentato di via Isidoro Carini richiama l'intero Paese a uno sforzo corale nell'impegno di lotta alla mafia. Tutta la società italiana deve sentirsi coinvolta: le istituzioni, le agenzie educative, il mondo delle associazioni. Dal contributo di tutti, dall'efficacia delle azioni di contrasto e di prevenzione, dai germi di consapevolezza che la società, le famiglie, la scuola, il terzo settore sapranno far sbocciare nelle giovani generazioni, dipendono la stabile affermazione della cultura della legalità e lo sviluppo di durature prospettive di progresso economico e sociale. Con questo spirito, rinnovo alle famiglie Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo i sentimenti di partecipazione e vicinanza della Repubblica", conclude Mattarella.
MELONI: "LA VOSTRA BATTAGLIA È LA NOSTRA E NON INDIETREGGEREMO MAI"
Anche la premier Giorgia Meloni rende omaggio al prefetto assassinato dalla mafia con un post su Facebook: "A 41 anni dal brutale attentato mafioso che ha causato la morte del Generale dell'Arma dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo, continua senza sosta l'impegno per sradicare ogni forma di criminalità organizzata. Al Generale Dalla Chiesa, esempio di integrità e coraggio, e a tutti i servitori dello Stato che sono caduti lottando per liberare l'Italia dal cancro della mafia, va il nostro più profondo ringraziamento e rispetto. La vostra battaglia è la nostra e non indietreggeremo mai".