Quarantuno anni dalla strage di Ustica, continua la ricerca della verità
27 giugno 2021, ore 13:38
agg. 28 giugno 2021, ore 15:03
Il presidente della Repubblica Mattarella ha ricordato l'impegno dei familiari delle vittime
Sono passati quarantun anni da quella sera in cui il volo Itavia IH870 perse il contatto radio con la torre di controllo dell'aeroporto di Roma Ciampino. Era partito dall'aeroporto di Bologna, senza mai arrivare a destinazione all'aeroporto Punta Raisi di Palermo. A distanza di oltre quarant'anni un alone di mistero avvolge ancora quello che si sarebbe rivelato il quarto incidente aereo italiano per numero di vittime, la strage di Ustica. Ottantuno persone persero la vita quel giorno, tra equipaggio e passeggeri.
La ricerca della verità
Nel corso del suo intervento, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare e omaggiare l'"impegno civile" che i familiari delle vittime hanno espresso per la ricerca della verità su quanto accaduto tra le isole di Ponza e Ustica. "Nel giorno della ricorrenza - scrive il capo dello Stato - il primo pensiero va a coloro che hanno perso genitori, fratelli, sorelle, parenti, amici. Il tempo trascorso non sanerà mai la ferita, ma consolida il legame di solidarietà umana e il sentimento di vicinanza verso chi ha tanto ingiustamente sofferto". E proprio la ricostruzione di quanto accaduto, secondo Mattarella, è un dovere "inderogabile" della Repubblica.
Il dolore dei familiari
Il capo dello Stato, nel corso del suo intervento in occasione dell'anniversario della strage di Ustica, si è stretto intorno ai familiari delle vittime e al loro dolore: "Ustica è impressa nella coscienza degli italiani come una tragedia straziante, che ha strappato alla vita ottantuno persone indifese, che ha gettato in un dolore indicibile i loro familiari, che ha lasciato la Repubblica senza una verità univoca capace di ricomporre appieno il quadro delle circostanze e dei responsabili".
Le parole dei vertici dello Stato
Nel corso degli anni il Parlamento italiano si è impegnato per portare avanti la ricerca della verità attraverso commissioni parlamentari d'inchiesta. "Mi sono impegnata a rendere accessibili gli atti delle Commissioni per un totale di 134mila pagine desecretate. Un traguardo importante al quale possiamo e dobbiamo dare un seguito". Tutto questo, spiega la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, "perché Ustica è un nome che ogni anno rievoca dolore e indignazione in tutto il Paese. Ma dopo 41 anni, le uniche parole che contano sono verità, conoscenza e trasparenza". Il presidente della Camera Fico ha parlato di "cause e responsabilità da accertare" per arrivare a definire una "verità giudiziaria e storica".