Questa mattina ospite in diretta a Giletti 102.5 Marco Damilano, direttore de L'Espresso per parlare di attualità e di politica

Questa mattina ospite in diretta a Giletti 102.5 Marco Damilano, direttore de L'Espresso per parlare di attualità e di politica

Questa mattina ospite in diretta a Giletti 102.5 Marco Damilano, direttore de L'Espresso per parlare di attualità e di politica


26 febbraio 2021, ore 11:00

Il venerdì mattina dalle 8.00 alle 9.00 in diretta su RTL 102.5, il consueto appuntamento con Giletti 102.5 condotto da Massimo Giletti e Luigi Santarelli: microfoni aperti per gli ascoltatori e grandi ospiti

Al centro della trasmissione Giletti 102.5 sempre la stretta attualità: la campagna di immunizzazione nazionale prosegue, non senza qualche intoppo. In alcune parti d’Italia si pensa di dare la precedenza a zone più a rischio. Le scelte intraprese dal Governo Italiano sono quelle giuste? A chi dare la priorità in questi casi?

Come sempre, microfoni aperti per tutti gli ascoltatori che vogliono dire la loro su tutti i fatti più importanti della settimana, e anche grandi ospiti. Nella puntata di oggi la voce di Marco Damilano, direttore de L’Espresso.


La situazione delle vaccinazione in Europa

“Sembra che Draghi, quando la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha presentato la campagna delle vaccinazione dell’Unione Europea lui abbia detto: ‘Non sono previsioni rassicuranti perché non ci danno nessuna certezza’, in effetti in Europa i vaccinati sono solo il 6%. Inoltre l’altro punto su cui c’è stato un dibattito all’Unione Europea è stato le penalità delle aziende farmaceutiche inadempienti che dovrebbe essere una cosa banale prevista in ogni contratto, soprattutto in questa situazione che interessa tutti i cittadini europei e mondiali, invece siamo drammaticamente indietro e su questo bisognerebbe essere più duri. La situazione è molto confusa: la variante inglese riguarda il 30% dei contagi italiani, in aumento, entro il 1° aprile ci sarebbero dovuti essere 13 milioni di vaccinati con doppia dose, così aveva detto il Ministro Speranza a fine dicembre, oggi siamo a 1,3 milioni…”.


Lo scandalo dei mercanti dei vaccini e Arcuri

“Io credo che Arcuri sia già stato ridimensionato a livello politico: d’altronde se Draghi è il super Commissario del paese non ha senso che ci sia il sub commissario, è come se avesse già esaurito la spinta propulsiva e cominciano ad emergere casi giudiziari o scandali che per ora non lo coinvolgono direttamente, ma lo sfiorano”.


Produzione vaccini in Italia

“Se è possibile, si doveva fare da prima, è chiaro che adesso tutti i paesi stanno cercando di aumentare la produzione e sperimentare anche gli stabilimenti dei propri paesi, ma da qui alla produzione, noi sappiamo che passeranno dai 6 agli 8 mesi e nel frattempo il virus corre e arrivano notizie di zone rosse e altre regione che scivolano verso la zona arancione scuro”.



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