Covid, tornano a salire incidenza settimanale e RT, calano ricoveri e terapie intensive
11 marzo 2022, ore 12:00
Il governo intanto prepara nuovi allentamenti anche in vista della fine dello stato di emergenza
Pur nel segno della prudenza, come sempre ribadito nel corso degli ultimi mesi, la situazione epidemiologica del nostro Paese conosce una discesa dei numeri che permette di aprire a una nuova stagione di allentamenti delle restrizioni anti Covid del nostro Paese. Come ogni venerdì è stato pubblicato il nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità. Continua a calare l'occupazione dei posti letto per pazienti Covid nei reparti ordinari. Non solo: scende anche il tasso di occupazione in terapia intensiva, che rispetto al 6,6% della scorsa settimana si attesta oggi al 5,5%. Il tutto mentre il governo prepara nuovi allentamenti alla luce degli ultimi dati definiti incoraggianti rispetto alla condizione del Paese e anche in vista della fine dello stato di emergenza.
Intensive, nessuna regione sopra la soglia di allerta
Dai dati del monitoraggio settimanale emerge ancora un dato rilevante, questa volta in merito all'occupazione dei reparti di terapia intensiva. Dallo scoppio della pandemia in poi, un'occupazione pari al 10% è stata considerata pari alla "soglia di allerta" che spesso molte regioni italiane hanno superato. Questa settimana la tendenza è l'opposta: nessuna Regione supera, infatti, un'occupazione delle terapie intensive superiore a uno su dieci. Anche la Sardegna, che la scorsa settimana era l'unica regione a registrare un'occupazione superiore alla soglia (12,7%), si allinea al resto del Paese. Diversa è la situazione per quanto concerne l'occupazione dei reparti ordinari, che vede dieci regioni superare la soglia di allerta di occupazione del 15%.
Risale l'indice RT
Ancora dal monitoraggio settimanale si evidenzia una risalita dell'indice di trasmissibilità RT, che pur rimanendo sotto la soglia di uno si attesta a 0,83 rispetto allo 0,75 dei precedenti sette giorni. Anche l'incidenza torna a salire dopo diverse settimane, facendo registrare un dato di 510 casi ogni centomila abitanti.
Fasce di rischio
Pur andando verso il progressivo abbandono del sistema a fasce di rischio a colori, il report dell'Istituto superiore di sanità continua a segnalare il livello di rischio delle varie aree del Paese. Sono cinque le regioni e province autonome che questa settimana sono classificate a rischio moderato, di cui una ad alta probabilità di progressione verso il rischio alto. Le restanti regioni sono classificate a rischio basso, condizione in cui la scorsa settimana si trovava tutto il Paese.