16 dicembre 2024, ore 17:30
Da parte sua il ministro degli Esteri Tajani ha annunciato il primo vertice dell'italofonia, affinché l'italiano sia una lingua di pace e di amore: “Inviteremo tutti i Paesi dove l'italiano è lingua ufficiale e quelli dove la lingua italiana è molto diffusa"
Il Presidente della Repubblica, Sergio MATTARELLA, ed il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, hanno aperto alla Farnesina la XVII edizione degli "Stati Generali della Diplomazia", la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d'Italia nel mondo, appuntamento di confronto sull'azione internazionale del nostro Paese, con la partecipazione di oltre 150 titolari delle Sedi diplomatiche italiane all'estero e di numerosi ministri di Governo.
Il vertice
E che, secondo quanto annunciato da Tajani, sarà seguito da un vertice dell'italofonia. "Dobbiamo continuare a essere portatori di pace nel mondo, perché è il nostro compito e sono convinto che posiamo fare ancora di più - ha spiegato Tajani - Ecco perché ho deciso di dar vita al primo vertice dell'italofonia, affinché l'italiano sia una lingua di pace e di amore. Inviteremo tutti i Paesi dove l'italiano è lingua ufficiale, anche delle minoranze, e quelli dove la lingua italiana è molto diffusa". Europeismo ed atlantismo, in una fase storica e geopolitica particolarmente complessa come quella attuale, sono state le parole della mattinata, pronunciate sia da Tajani che da MATTARELLA. "Il governo ha reso il G7 una cabina di regia operativa e concreta su tutte le crisi internazionali, aprendo al dialogo con i partner da tutti i continenti. Ci siamo mossi avendo sempre chiari i cardini della nostra visione, un convinto atlantismo e un convinto europeismo", ha ricordato Tajani.
L’Unione europea
Mentre MATTARELLA ha rimarcato che "Unione Europea e Alleanza Atlantica hanno segnato e segnano nel profondo la collocazione della Repubblica nello scenario internazionale. Dalla coerenza di queste scelte è derivata larga parte dell'autorevolezza conquistata dall'Italia con la ricostruzione morale e materiale del Paese all'indomani della Liberazione". Secondo MATTARELLA "la stabilità di un posizionamento la rinveniamo - aggiunge MATTARELLA - nei principi definiti dalla Costituzione, agli articoli 10 e 11. Diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l'esercito delle libertà democratiche, ripudio della guerra, perseguimento di pace e giustizia tra le nazioni anche attraverso limitazioni alla sovranità, in condizioni di parità con gli altri Stati".
Il Libano
Con un richiamo, da parte dell'inquilino del Colle, anche alla stretta attualità: in Libano, proprio grazie agi sforzi diplomatici "l'intesa che abbiamo accolto pochi giorni orsono ripropone, in sostanza, quanto previsto dalla Risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, mai pienamente attuata. Su quella base, sebbene troppo fragile per incidere sulle cause profonde del conflitto, tenaci negoziatori hanno saputo inserire una dinamica positiva, anche rilanciando il ruolo della Missione UNIFIL delle Nazioni Unite. La diplomazia conosce il valore prezioso dei piccoli passi. Quello compiuto in Libano ci porta a sperare di poter sperare per Gaza. Occorre ottenere finalmente l'immediata liberazione degli ostaggi israeliani. Occorre porre fine alle disumane sofferenze della popolazione civile della Striscia e poter farvi giungere aiuti immediati. Ciò significa non limitarsi a soluzioni contingenti, pur se preziose in quanto permettono di salvare vite umane".