Ragazza di 21 anni narcotizzata e violentata da un imprenditore farmaceutico, l'uomo è stato arrestato

Ragazza di 21 anni narcotizzata e violentata da un imprenditore farmaceutico, l'uomo è stato arrestato

Ragazza di 21 anni narcotizzata e violentata da un imprenditore farmaceutico, l'uomo è stato arrestato


22 maggio 2021, ore 15:59 , agg. alle 19:22

E' accaduto a Milano, nel telefono del 50enne le foto della studentessa e di altre ragazze prive di sensi

E' ritenuto un violentatore seriale l'imprenditore farmaceutico arrestato con l'accusa di aver violentato una 21enne, conosciuta con il pretesto di un colloquio di lavoro. La ragazza è stata attirata in azienda e poi portata nella casa dell'aggressore. In manette, a Milano, Antonio Di Fazio, amministratore della Global Farma, amante della bella vita e delle auto di lusso, che ora dovrà fare i conti anche con il suo passato. Gli stessi carabinieri hanno lanciato un appello per verificare l’esistenza di ulteriori vittime di violenze sessuali, oltre alle cinque già rintracciate.



Prove schiaccianti contro Antonio  Di Fazio 

Nel telefonino dell'industriale finito in manette è stata scoperta la foto della giovane incosciente, perché imbottita di tranquillanti. Nella casa dell’uomo, che dove rispondere anche di lesioni personali aggravate, sono stati riscontrati indizi di altre violenze ai danni di cinque ragazze, le cui immagini, trovate nel pc del 50enne, sarebbero state collezionate da Di Fazio, secondo gli inquirenti, come una sorta di trofeo. Non solo. Nell’abitazione dell'imprenditore sono state trovate due confezioni di "Bromazepam", un ansiolitico della famiglia delle benzodiazepine.


Cosa è accaduto la sera dello stupro

Le indagini sono partite dalla denuncia della studentessa di 21 anni il 28 marzo scorso. La giovane prima si è recata nella sede della Global Farma, poi con la scusa di un incontro con manager internazionali, è stata attirata nell’abitazione dell’aggressore. La giovane ha raccontanto di essersi sentita male dopo aver bevuto un caffè, successivamente Di Fazio le avrebbe fatto bere del succo d’arancia, contenente sostanze narcotizzanti. Una volta incosciente il 50enne l’avrebbe spogliata, violentata e poi fotografata. Un incubo durato diverse ore. Dopo lo stupro sarebbe stato lo stesso imprenditore a riportare a casa la vittima. Il giorno successivo la studentessa, completamente storidita, si è recata Mangiagalli per farsi visitare dai medici. Nel suo corpo è stata riscontrata un’alta quantità di benzodiazepine. Quando Antonio Di Fazio ha scoperto che la giovane lo aveva denunciato ai Carabinieri ha cercato di crearsi alibi, grazie alle testimonianze false di alcuni amici e famigliari. Inoltre, Di Fazio ha cercato di far ricadere la colpa sulla ragazza,  accusandola di un tentativo di estorsione.



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