Ragazza italiana arrestata in Iran, appello del padre sui social, la Farnesina sta seguendo il caso
03 ottobre 2022, ore 09:53 , agg. alle 10:21
Alessia Piperno ha 30 anni, è di Roma; era in Iran da metà luglio. La scorsa settimana stava festeggiando il suo compleanno, ma secondo la polizia lo stava facendo in un luogo proibito. Il padre ha rivolto un appello sui social, la Farnesina al lavoro
ARRESTATA A TEHERAN
Alessia Piperno è una grande viaggiatrice. Partendo da Roma, ha girato il mondo. In questo periodo è in Iran, la scorsa settimana ha festeggiato il suo trentesimo compleanno a Teheran. Aveva organizzato una festa insieme a nove amici, viaggiatori come lei, provenienti da Francia, Olanda, Svezia, Polonia. Sui social aveva fatto in tempo a pubblicare la foto in cui posava con torta, candeline, palloncini e cappellini. Durante la serata è stata arrestata dalla polizia. Perché stava festeggiando in un luogo dove non avrebbe potuto farlo. Con lei in prigione sono stati portati anche i suoi amici. Dopo quattro giorni di silenzio, ieri Alessia è riuscita a chiamare il padre, lo ha rassicurato dicendo che sta bene, ma ha anche aggiunto di essere davvero molto preoccupata per la sua carcerazione in un paese non proprio all’avanguardia sul fronte dei diritti. La Farnesina sta seguendo il caso, per verificare la ricostruzione dei fatti e per cercare un contatto con le autorità iraniane.
L'APPELLO DEL PADRE
Su Facebook, il padre di Alessia, che è titolare di una libreria a Roma, ha rivolto questo appello accompagnato da una foto della figlia: “Questa ragazza è Alessia Piperno, ed è mia figlia. È una viaggiatrice solitaria, gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popoli. Si è sempre adeguata e rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni Paese che ha visitato. Erano quattro giorni che non avevamo sue notizie, dal giorno del suo trentesimo compleanno, il 28 settembre. Anche il suo ultimo accesso al cellulare riporta quella data. Stamattina arriva una chiamata. Era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. In Iran. Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate. Chiedeva aiuto. Ci siamo subito mossi con la Farnesina, abbiamo chiamato l’Ambasciata italiana a Teheran. Ma ancora non sappiamo niente, neanche il motivo della reclusione. Ci dicono che si stanno muovendo. E noi genitori, e il fratello David, non riusciamo a stare con le mani in mano. Non si può stare fermi quando un figlio ti dice: vi prego, aiutatemi. Non sono un postatore di foto e non uso quasi mai social ma oggi non ho potuto farne a meno".
PROTESTE E REPRESSIONE IN IRAN
Alessia Piperno ha sempre amato girare il mondo. Spesso da sola, spesso in posti difficili. Sul suo passaporto ci sono numerosi timbri: Australia, Messico, India, Pakistan, Marocco, Honduras, Guatemala, Sri Lanka, El Salvador, Panama. E ora l’Iran. La trentenne romana era arrivata nell’antica Persia a metà luglio. Sui social aveva pubblicato il diario (fotografico e non solo) di un viaggio che le stava piacendo parecchio: “Questo posto inizia a incantarmi”, aveva scritto pochi giorni dopo il suo arrivo. L’Iran in queste settimane è attraversato da fortissime tensioni sociali. Le proteste di piazza per la morte di Masha Amini e di Hadith Najafi, che lottavano per libertà che in altre parti del mondo sono date per assodate, hanno scatenato una durissima repressione da parte delle autorità. Ci sono state decine di morti. Alessia Piperno sui social aveva commentato citando Bella Ciao e aggiungendo: “Non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai. Stanno manifestando per la loro libertà".