Rai, eletti 4 membri del Cda. M5S e Pd divisi e il campo largo spaccato, adesso faro sulla Vigilanza

Rai, eletti 4 membri del Cda. M5S e Pd divisi e il campo largo spaccato, adesso faro sulla Vigilanza

Rai, eletti 4 membri del Cda. M5S e Pd divisi e il campo largo spaccato, adesso faro sulla Vigilanza   Photo Credit: Agenzia Fotogramma


26 settembre 2024, ore 15:15

Da parte sua il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha proposto a Palazzo Chigi la nomina di Simona Agnes e Giampaolo Rossi. Mentre la Camera ha eletto Federica Frangi e Roberto Natale, al Senato semaforo verde per Alessandro Di Majo e Antonio Marano

La Camera dei deputati ha eletto Federica Frangi e Roberto Natale quali membri del Cda della Rai, al Senato semaforo verde per Alessandro Di Majo e Antonio Marano. "E' andato tutto come previsto", si rallegra il capogruppo di FI Maurizio Gasparri.

Il centrodestra

Il centrodestra ha votato in maniera compatta per Frangi (candidata da Fdi) e Marano (dalla Lega), mentre gli altri due che entreranno nel Consiglio d'amministrazione dell'azienda di viale Mazzini fanno riferimento a M5s (Di Majo) e Avs (Natale). Pd, Azione e Italia viva non hanno partecipato alle votazioni. Insomma, il campo largo si è spaccato con scambi d'accusa tra i Dem e i pentastellati. "Noi abbiamo dimostrato coerenza, non siamo interessati alle poltrone", ha ribadito la segretaria del Nazareno Elly Schlein, "Il Cda non è una poltrona, sono posizioni di controllo, di vigilanza", la replica del presidente M5s Giuseppe Conte, "la spaccatura c'è stata da parte del Pd che ha deciso con Renzi".

La prova

La prova del nove nel campo del centrosinistra ci sarà in Commissione di Vigilanza Rai. Questa mattina il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha proposto alla presidenza del Consiglio dei ministri la nomina di Simona Agnes e Giampaolo Rossi nell'ambito del consiglio di amministrazione della Rai. L'organismo si riunirà non prima di due settimane: il centrodestra ha bisogno di due voti aggiuntivi per far passare Agnes, la candidata alla presidenza (si vota a scrutinio segreto, il Movimento 5 stelle invoca una figura di garanzia). "E' cresciuta a pane e Rai, è un'aziendalista, conosce benissimo" l'azienda, "è un nome di garanzia", ha spiegato il segretario di FI, vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il centrodestra non cambierà cavallo neanche se non ci dovessero essere i voti per Agnes.

L’ipotesi

L'ipotesi sul tavolo è che, come il Pd, anche il Movimento 5 stelle e Avs possano disertare la riunione della Vigilanza. Ricompattando il fronte progressista. Ma per ora restano le distanze. "Forse al Pd - dicono i pentastellati – è sfuggito che ieri, dopo la lettera della presidente della vigilanza Floridia, la Commissione competente del Senato ha annunciato l'incardinamento delle proposte di riforma" della governance della Rai. Si è garantito un equilibrio fondamentale per il pluralismo dell'informazione e il rispetto delle diverse sensibilità del Paese, la tesi. "Dai Cinque stelle è arrivato un soccorso a Giorgia Meloni, ha vinto la linea Travaglio", l'affondo di Italia viva. Mentre tra i Dem c'è sorpresa anche per il comportamento di Avs. "Il campo largo, io lo ripeto sempre, il campo largo non esiste. Perché se esistesse avremmo una situazione differente. E' un lavoro che dobbiamo fare con molta pazienza, ci riusciremo", sostiene Angelo Bonelli. "Quanto accaduto questa settimana sul rifinanziamento delle missioni all'estero e la Rai, dimostra che il campo largo non esiste nei fatti", sottolinea Azione in una nota.



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