Ramazzotti festeggia i primi 40 anni di "Terra Promessa", dal palco dell'Ariston l'appello "Basta sangue, basta guerra"
08 febbraio 2024, ore 22:21
Per festeggiare i 40 anni di "Terra Promessa" Eros Ramazzotti sale sul palco del teatro Ariston, ricorda gli esordi e pensa ai bambini nei luoghi di guerra che non vedranno mai la loro terra promessa
Sono passati ben 40 anni quando dal palco dell'Ariston, un giovanissimo Eros Ramazotti si faceva conoscere al grande pubblico proprio con "Terra promessa". brano con cui trionfava al'edizione del 1984 vincendo nella categoria Nuove Proposte. Era anche l'inizio della notorietà per il cantante romano che con il suo modo di cantare e con le sue canzoni si imponeva anche all’estero, affrontando, all'inizio le platee tedesche, austriache e svizzere, per poi conquistare anche altri mercati. Questa sera Eros Ramazzotti è tornato sul palco che lo ha lanciato nel firmamento mondiale proponendo proprio il brano, forse più famoso del suo vasto repertorio.
Il palco oggi
Eros Ramazzotti sul palco ha ricordato quanto è bello essere qui, poi la memoria torna a quella settimana di 40 anni fa quando gli dicevano "Pernottiamo qui fino a venerdì", "ma con la sfiga che mi ritrovo ...!" Ramazzotti ha ricordato il suo arrivo da Milano da Roma. "C'era la nebbia, la città non si vedeva ma mi piaceva la sua carica", ha detto. Poi è arrivata la firma con la Sony nel 1995 e l'incontro con la grande Tina Turner, che ha voluto ricordare sul palco di Sanremo. Eros Ramazzotti ha quindi lanciato un appello per la pace ricordando i quasi 500 milioni di bambini che vivono nella terre di conflitto e che non vedranno mai la terra promessa. "Basta sangue, basta guerre" ha detto il cantante romano.
Gli inizi
"Devo ringraziare più di tutti mio padre che mi ha dato la spinta. Faccio appello ai genitori che dovrebbero sempre lasciare ai figli il libero arbitrio per provare a fare delle cose": ha ricordato Eros Ramazzotti sul palco citando come esempio anche l'appoggio di papà Sinner al campione di tennis. "Ho fatto tante esperienze bellissime e di questo devo ringraziare Sanremo, eravamo quell'anno 10 in una stanza come direbbe Gino Paoli", ha poi aggiunto Ramazzotti.