Ravanusa, 3 vittime accertate. E’ corsa contro il tempo per i sei dispersi, due donne salve
12 dicembre 2021, ore 11:20 , agg. alle 17:21
Prosegue, incessante il lavoro dei soccorritori alla ricerca di altri superstiti. I magistrati e il capo della Protezione civile sono sul posto
Il bilancio provvisorio registra due donne estratte vive dalle macerie, 3 vittime e ancora sei dispersi, ma tra loro è stato confermato non ci sono bambini. I Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso a Ravanusa, che hanno lavorato incessantemente per tutta la notte sotto la luce dei generatori, a tratti hanno chiesto silenzio da parte di tutti i presenti sul luogo dell'esplosione per accertare la natura di un rumore proveniente dalle macerie nella speranza che possa essere la voce di eventuali sopravvissuti. Una intera famiglia è stata colpita dall'esplosione determinata dalla fuga di gas che ha devastato 4 palazzine e ne ha danneggiate altre tre. Nell'abitazione, in piani diversi, c'erano una anziana donna e i tre fratelli con le rispettive mogli. In uno degli appartamenti si trovavano anche il nipote della donna e la moglie incinta di 9 mesi che erano andati a far visita ai genitori. Nella palazzina attigua, pure crollata, c'era una coppia, lei assistente sociale, lui professore, entrambi dispersi.
VIGILI FUOCO, CORSA CONTRO IL TEMPO PER TROVARE DISPERSI
"E' una corsa contro il tempo per riuscire a salvare le persone disperse che ci costringe a lavorare con la massima cautela". Lo ha detto l'ing. Salvo Cantale, responsabile team Usar dei vigili del fuoco che si trova sul luogo del disastro a Ravanusa. "Stiamo rimuovendo le macerie - dice - solo dopo potremo accertare i motivi della violenta esplosione".
CROLLATE ALMENO 5 PALAZZINE E ALTRE DANNEGGIATE
Sono almeno 5 cinque le palazzine crollate la notte scorsa dopo l'esplosione avvenuta a Ravanusa (Agrigento). Due di queste, come dicono i Vigili del Fuoco sono "polverizzate", altre palazzine sono state fortemente danneggiate. L'onda d'urto ha raggiunto ameno i 100 metri di distanza, danneggiando anche vetri e suppellettili di palazzine lontane dal luogo del disastro.
BRIEFING AL COMUNE CON PROCURATORE PATRONAGGIO
Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, e il pm di turno Sara Varazzi si sono recati al Comune di Ravanusa (Agrigento) per un primo briefing dopo l'esplosione avvenuta ieri sera nella zona di via Trilussa. Al tavolo anche il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio per fare il punto, pianificare come proseguire le ricerche dei dispersi e discutere delle misure da prendere per impedire atti di sciacallaggio quando l'area sarà messa in sicurezza. Ieri gli stessi Pm hanno aperto un'inchiesta per chiarire le cause dell'esplosione ipotizzando il reato di disastro e omicidio colposo. Il capo della Protezione Civile Curcio assicura “I soccorritori stanno facendo tutto il possibile”. C’è stata un’onda d’urto importante, prosegue Curcio che spiega come il premier Draghi sia stato puntualmente informato. I magistrati hanno posto sotto sequestro un'area di 10mila metri quadrati. Il procuratore Patronaggio dice “Partiamo da una fuga di metano ma non escludiamo alcuna pista". Tutto il mondo politico esprime in queste ore dolore per il disastro di Ravanusa e vicinanza alla comunità.
LA DINAMICA IPOTIZZATA: GROSSA SACCA DI GAS NEL SOTTOSUOLO
Una fuga di gas che ha saturato il sottosuolo poi una deflagrazione le cui cause non sono state ancora accertate: sarebbe questa la dinamica della violentissima esplosione che a Ravanusa ha distrutto 6 palazzine e travolto 11 persone. "C'è stato un grosso accumulo di gas - spiega un responsabile della Protezione Civile- anche se l'Italgas sostiene che solo pochi giorni fa sono stati fatti controlli e non è stata accertata alcuna perdita". L'impianto della zona ha almeno dieci anni e l'area è soggetta a frane e smottamenti. "Non è ancora possibile risalire alle cause che hanno innescato l'esplosione", spiegano dalla Protezione Civile.