18 agosto 2021, ore 19:45
Picco di diecimila persone il giorno di Ferragosto, il Ministero dell'interno si sta muovendo per ripristinare la legalità
La Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo di indagine, in relazione alla morte di un ragazzo di 25 anni, avvenuta al rave party abusivo organizzato nelle campagne di Valentano, nel viterbese, arrivato al quinto giorno consecutivo. Nel fascicolo si procede per morte come conseguenza di altro reato. Convocato il Comitato di sicurezza, per riportare la legalità. Cinque partecipanti al raduno sono stati ricoverati presso all'ospedale di Pitigliano, in provincia di Grosseto, dopo aver abusato di bevande alcoliche.
Follia collettiva, diecimila persone al rave “abusivo”
I numeri parlano da soli. Il giorno di Ferragosto ben 10mila persone hanno preso parte al raduno di Valentano, nell’entroterra del viterbese, allestito la notte del 13 agosto, dopo che i promotori avavano lanciato via web l’annuncio. Nei giorni successivi la quota di presone presenti è oscillata tra le seimila e le ottomila. Tutte le strade che portano al rave sono ora presidiate dalle forze dell'ordine, che identificano e prendono le targhe dei veicoli in arrivo e partenza dal punto di ritrovo.
Gli organizzatori hanno fatto le cose in grande
L'area in cui è stato allestito il rave party “illegale” è situata in un terreno di aperta campagna. Gli organizzatori sono arrivati con tir attrezzati per la musica (con targa francese). Non solo. E’ stata allestita un’ area gastronomica e anche un’area per gli stupefacenti. C’è, addirittura, un cartello che riporta la scritta 'fumo'. La maggior parte dei partecipanti è arrivata a bordo di camper e roulotte. L’immagine che ne emerge, guardando dall’alto la zona, è quella di un grande campeggio.
Negozi alle prese con chi non paga il conto
Acquisti di merci alimentari, tra cui numerose casse di birra, sono stati fatti dai partecipanti al rave party abusivo di Valenzano, anche in alcuni paesi della Maremma toscana, in particolare Pitigliano, Manciano e Sorano. Le compere, in alcune circostanze, sono state fatte senza pagare il conto alle casse, secondo quanto hanno lamentato alcuni esercenti. Anche questi episodi, accaduti durante i giorni del rave, hanno esasperato i residenti e i turisti che da notti non chiudono occhio a causa della musica alta, udibile a chilometri di distanza.
Il rave “selvaggio” sotto la lente del Viminale
Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, segue costantemente l'evolversi della situazione del rave party nel viterbese. Le forze di polizia, si apprende da fonti del Viminale, "nella consapevolezza anche delle gravi preoccupazioni delle comunità locali, stanno lavorando con grande senso di responsabilità ed equilibrio per ripristinare la legalità nel più breve tempo possibile. E' necessario lasciar operare le autorità provinciali di pubblica di sicurezza secondo la loro specifica competenza tecnica, professionalità ed esperienza".