05 dicembre 2016, ore 10:16 , agg. alle 17:34
Dati definitivi Referendum Italia più voti all'Estero SÌ 40.89% (13.432.208 voti) NO 59.11% (19.419.507 voti)
Cola a picco la riforma costituzionale e con lei Matteo Renzi. Il plebiscito per il NO è stato senza appello. Un no secco e convinto. Oggi pomeriggio il Presidente del Consiglio salirà al Quirinale per rassegnare le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato. Del merito della riforma non si parlerà più. Gli italiani l’hanno stracciata. Come hanno stracciato il 40% di schede delle elezioni europee con il simbolo del Pd che, di fatto, avevano dato il soffio vitale per la permanenza a Palazzo Chigi di Matteo Renzi.
Per il Premier non è stata solo una sconfitta politica ma anche personale. Il NO lo ha travolto. Inutile fare di conto ed analizzare geograficamente il risultato del referendum od occuparsi di flussi elettorali. Il quesito reale, e nemmeno troppo nascosto, era sul Presidente del Consiglio. La maggioranza degli italiani è andata a votare contro Renzi e lo ha abbattuto dopo mille e diciassette giorni. Le opposizioni chiedono elezioni anticipate. Difficile che Mattarella sciolga le Camere nelle quali, comunque, la maggioranza, almeno alla Camera dei Deputati, è nelle mani del Pd. Il Senato, che con il NO è vivo e vegeto, aveva una maggioranza accrocchiata che non è detto che resista ad un nuovo Presidente del Consiglio. Grillo, Salvini e Berlusconi festeggiano e passeranno all’incasso. Più i primi due che non Berlusconi. Il Pd è spaccato internamente e, ad oggi, abbiamo due leggi elettorali. Una per la Camera, sulla quale si deve ancora pronunciare la Corte Costituzionale, e una per il Senato. Vince il NO, perde Renzi e perdono anche sondaggisti ed analisti. Prevista la vittoria del NO ma quasi nessuno immaginava una vittoria di 20 punti in percentuale.