02 luglio 2022, ore 18:45
La relazione al Parlamento ha messo in evidenza che mezzo milione di ragazzi ha usato cannabinoidi, è in crescita il mercato della cocaina
Non si ferma il mercato della droga in Italia. L’ultima relazione presentata in Parlamento ha messo in evidenza che la cocaina è in espansione, e che quasi mezzo milione di studenti ha consumato cannabinoidi anche durante il lockdown del 2021. Il business di trafficanti e spacciatori si è riadattato alle restrizioni pandemiche in brevissimo tempo. E' la conclusione della Relazione annuale sulle tossicodipendenze consegnata al Parlamento nei giorni scorsi e realizzata sotto la supervisione della ministra Fabiola Dadone. Aumenta la quantità di sostanze sequestrate dalle forze dell'ordine, ma i dati hanno evidenziato anche una crescita delle percentuali di principi attivi nei campioni di hascish, crack e metanfetamine analizzati. Su anche l’uso delle cosiddette “sostanze da sballo e otto nuovi tipi non ancora finiti negli elenchi che ne vietano il commercio. Sono invece in diminuzione le denunce per reati legati allo spaccio ed i ricoveri, così come i decessi legati alle droghe.
I numeri
La Relazione annuale sulle tossicodipendenze presentata in parlamento ha messo in evidenza che durante il 2021, sono state quasi 7.900 le operazioni di polizia. Sono state sequestrate oltre 20 tonnellate di cocaina. Dall’analisi delle acque reflue emerge una concentrazione della sostanza media di 12 dosi ogni 1.000 abitanti/giorno, un dato che è risultato essere in crescita rispetto agli anni precedenti.
I danni socio sanitari
La droga provoca inevitabili danni socio sanitari. Metà delle persone con disturbo da uso di sostanze sono recluse in carcere e sono assistite per uso primario di cocaina o crack. E nei SerD, il 22% delle persone in trattamento usa come droga primaria la cocaina, ovvero la seconda sostanza più utilizzata dopo l'eroina. Aumentnao anche i morti correlati al consumo di cocaina. Il tasso di decessi è stato pari a 1,7 morti ogni 1.000.000 abitanti. Aumentano anche i ricoveri ospedalieri da utilizzo di cocaina che passano dall'11% nel 2011 al 26% nel 2020, con il raddoppio dei numeri per i maschi e il triplo per quelli femminili.
Cannabis e studenti
Altro dato che risalta dalla Relazione annuale sulle tossicodipendenze presentata in Parlamento è quello che il 24% degli studenti ha fatto uso almeno una volta di cannabis, e 458mila tra i 15-19enni l'hanno usata nel corso dell'ultimo anno. Le ragazzine 17enni sembrano essere particolarmente esposte all'assunzione di sostanze e medicinali fuori controllo. Tra le 17enni il consumo delle principali NPS (nuove sostanze psicoattive) è superiore a quello dei coetanei maschi. Le sostanze stimolanti, quali amfetamine, ecstasy, GHB, MD e MDMA, sono state utilizzate almeno una volta durante il 2021 da quasi 19mila ragazzi. Circa 77mila studenti sotto i 20 anni hanno fatto uso di NPS per sballare.