25 gennaio 2024, ore 17:00
Malgrado l’inflazione in calo, la Banca centrale europea preferisce non modificare i tassi d’interesse, la presidente Lagarde ritiene ancora prematuro un taglio, il Codacons dal 2021 ad oggi il mutuo variabile costa fino a 5.500 euro in più all'anno
La Bce ha deciso di lasciare i tassi d'interesse invariati. Quindi il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. La decisione di oggi, giovedì 25 gennaio, è motivata dalla conferma delle valutazioni sulle prospettive che riguardano l’inflazione a medio termine che è data leggermente in calo. Ma c’è anche altro. Il Consiglio direttivo lavora ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine. Per quanto riguarda il futuro, le decisioni sui tassi saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione.
Christine Lagarde
Nel commentare la decisione di mantenere invariato il tasso d’interesse al 4,50%, la presidente della Bce, Christine Lagarde sostiene che: “Nel Consiglio direttivo c'è stato un consenso nel ritenere prematuro discutere di un taglio dei tassi adesso” aggiungendo che “Nelle decisioni restiamo legati ai dati in arrivo” ha aggiunto. Dati che mostrano un aumento dei costi nel settore merci a causa delle tensioni geopolitiche nel Mar Rosso. Sempre secondo Lagarde: “Dobbiamo essere cauti ricordando le indicazioni di istituzioni come il Fondo monetario internazionale sui pericoli legati a queste crisi: "Se quella del Mar Rosso dovesse svilupparsi potrebbero derivarne rischi aggiuntivi con problemi sui trasporti globali”, ha concluso.
Il Codacons
Il Codacons plaude alla decisione della Bce di lasciare invariati i tassi d’interesse al 4,50%, ma sottolinea come "gli italiani continuano a pagare rate del mutuo estremamente salate, con un impatto sulle tipologie di mutuo più richieste in Italia che sfiora i +5.500 euro all'anno rispetto ai tassi in vigore a fine 2021”. In una nota l’associazione dei consumatori sottolinea che in base alle offerte attuali sul mercato, “per un mutuo a tasso variabile da 150mila euro della durata di 30 anni, la rata mensile passa da 442 euro di settembre 2021 a 767 euro, con un maggior esborso annuo di 3.900 euro". "Per un mutuo da 100.000 euro a 25 anni la rata passa da 346 euro a 557 euro, pari a una maggiore spesa da 2.532 euro annui. Se invece si analizza l'andamento di un mutuo da 200mila euro a 20 anni, l'impatto è più pesante: la rata mensile sale infatti di 454 euro rispetto al 2021, equivalente a una stangata da +5.448 euro all'anno", calcola l'associazione. Il Codacons sottolinea infine, come per colpa dell’escalation dei tassi gli italiani fanno sempre più fatica a pagare le rate del mutuo.