02 aprile 2019, ore 17:00 , agg. alle 17:31
Da uno a sei anni e multa fino a 15mila euro per chi divulga immagini sessualmente esplicite
L’Aula della Camera ha approvato all’unanimità l’emendamento al ddl sul codice rosso. L’introduzione del reato di revenge porn è stato approvato con 461 voti a favori e nessun contrario. Il testo prevede che chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda immagini o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5000 a 15000 euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o il video li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro nocumento. La pena è aumentata se i fatti sono commessi del coniuge, anche separato o divorziato, o da una persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici. Inoltre, la pena è aumentata se il reato è commesso in danno di una persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno a donna in stato di gravidanza. Il termine per la proposizione della querela e di sei mesi.
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