Riaperto e risolto un cold case in Calabria, arrestato ex poliziotto, 17 anni fa avrebbe ucciso la giovane amante
Riaperto e risolto un cold case in Calabria, arrestato ex poliziotto, 17 anni fa avrebbe ucciso la giovane amante Photo Credit: agenziafotogramma.it
25 ottobre 2022, ore 12:36 , agg. alle 12:47
Secondo le indagini, nel 2005 Maurizio Mirko Abate aveva ucciso la giovane amante, Lisa Gabriele, ma era riuscito a farlo passare come suicidio; una segnalazione anonima ha fornito agli inquirenti nuove prove, il caso è stato riaperto e oggi l'uomo è stato arrestato
UN CASO DAL PASSATO
Sembra fiction, è realtà. In Calabria è stato riaperto e probabilmente risolto un cold case, un caso che spunta dal passato. Oggi è stato arrestato un ex agente della Polizia Stradale, il cinquantenne Maurizio Mirko Abate. Il presunto reato risale al 2005, 17 anni fa. Abate è accusato di aver ucciso Lisa Gabriele, una ragazza di 22 anni con la quale aveva una relazione. All’epoca dei fatti, era riuscito a farla franca. Poi però una segnalazione anonima ha tolto il velo e le indagini hanno avuto una svolta. I primi riscontri, effettuati dai carabinieri di Rende, hanno consentito alla Procura di capire che la segnalazione era assolutamente credibile. Gli inquirenti hanno così effettuato ulteriori acquisizioni documentali, una lunga serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali, plurime escussioni di persone informate sui fatti e nuove consulenze medico legali attraverso la riesumazione del cadavere della vittima. E il nuovo quadro ha incastrato Abate.
UCCISA LA GIOVANE AMANTE
Nel 2005 Abate aveva 37 anni, era spostato e con un figlio appena nato. Aveva comunque intessuto una relazione extraconiugale con una ragazza più giovane: Lisa Gabriele aveva 22 anni e di quell’uomo si era innamorata. E quando lui aveva manifestato l’intenzione di lasciarla, lei si era opposta, cercando di restare aggrappata alla quella storia. Così, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, a Montalto Uffugo (nel Cosentino) il 7 ottobre 2005 l’ex poliziotto l’ha uccisa, soffocandola con un cuscino. Per la cronaca Maurizio Mirko Abate è accusato anche di spaccio e cessione di marijuana nei confronti del figlio. Inoltre qualche anno fa l’uomo è stato espulso dalla Polizia, perché accusato di aver rubato la pistola d’ordinanza a un collega agente.
TENTATIVO DI DEPISTAGGIO
Come spesso accade, anche questa storia presenta una ipotesi di depistaggio. Maurizio Abate ha cercato di simulare il suicidio della sua giovane amante. Secondo quanto è emerso dalle indagini, l’ex poliziotto calabrese avrebbe scritto un biglietto, lasciato accanto al corpo senza vita di Lisa Gabriele trovato in un bosco di Montalto Uffugo e risultato poi apocrifo, sulla base di una perizia calligrafica, in cui la giovane esprimeva il proposito di suicidarsi, dicendo addio a familiari ed amici. Vicino il cadavere, inoltre, furono trovate alcune confezioni di psicofarmaci e bottiglie di whisky. L'autopsia effettuata sul corpo della ragazza dopo la presentazione dell'esposto alla Procura della Repubblica di Cosenza accertò che, in realtà, Lisa Gabriele non aveva bevuto alcool e non aveva assunto psicofarmaci. L'esame smentì, inoltre, che la giovane si fosse suicidata, ma che in realtà era stata soffocata con l'ausilio, presumibilmente, di un cuscino.
PRESUNTO COMPLICE
Dalle indagini emerge anche un presunto complice. Una persona di cui al momento non è stata accertata l'identità avrebbe aiutato Maurizio Mirko Abate nelle fasi che hanno fatto seguito all'omicidio di Lisa Gabriele. Il complice, in particolare, avrebbe aiutato Abate a rimuovere il corpo senza vita della giovane dall'appartamento in cui fu commesso l'omicidio ed a trasportarlo nel bosco di Montalto Uffugo in cui poi fu ritrovato. Abate ora è in carcere, mentre proseguono le verifiche sul presunto complice.