19 settembre 2022, ore 10:01
Riccardo Ricciardi, M5S, è stato ospite questa mattina durante Non Stop News con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro
GIORGIA MELONI
Giorgia Meloni ha detto che la parola comune utilizzata nei comizi del M5S è “gratuitamente”. “La parola che noi usiamo di più nei nostri comizi è ‘lotta alle disuguaglianze’ e noi sappiamo che in nessun Paese d’Europa in un momento di crisi di questo genere si attaccano le misure per la povertà. Solo in Italia. Perché sono misure che ha fatto il M5S, quindi il reddito di cittadinanza o il superbonus, che fa tornare soldi allo Stato, crea lavoro e crea efficientamento energetico. Se la Meloni non conosce neanche meccanismi economici per i quali lo Stato quando aiuta determinati settori poi ha un rientro è un problema poterla pensare candidata alla guida di questo Paese”.
IL COSTO DELLE MISURE
“Questi soldi rientrano sotto forma di creazione di lavoro, quando uno ha lavoro paga le tasse. Quando si comprano materiali per ristrutturare si fanno lavorare delle aziende. Sono dei meccanismi che creano economia. Se si crea lavoro queste persone andranno a consumare nei ristoranti, rimetteranno in circolo l’economia”.
IL REDDITO DI CITTADINANZA
“Pensare che sul reddito di cittadinanza si facciano speculazioni finanziarie mi sembra assurdo. Quando uno ha il reddito di cittadinanza, secondo voi dove li spende i soldi? Bollette, cibo per la famiglia. Questi soldi rimangono nell’economia e ripeto, andare ad attaccare una misura del genere che riguarda due milioni di persone che non possono lavorare, cinquecentomila persone che prendono il reddito lavorano già ma lavorano sotto la soglia di povertà perché in Italia non ci hanno permesso di fare il salario minimo. Il PD e Forza Italia hanno votato insieme a tutto il centrodestra contro il salario minimo, hanno fatto emendamenti insieme per distruggere il nostro progetto di legge, quindi bisogna integrare con il reddito di cittadinanza”.
I “furbetti” del reddito di cittadinanza. “Sa quanto ammontano le truffe dovute al reddito di cittadinanza? Lo 0,7%. Il reddito è vittima di una cattiva comunicazione, uno dei provvedimenti bandiera del M5S quindi dobbiamo attaccare il movimento. Sa le pensioni di invalidità quanto portano di truffa allo Stato? Lo 0,8%. Nessuno grazie a Dio in questo Paese si sogna di dire che se ci sono dei falsi invalidi allora bisogna eliminare le pensioni di invalidità”.
IL CARO ENERGIA
Costi triplicati, se non oltre. Il decreto aiuti Ter: quattordici miliardi stanziati dal governo. “Non sono sufficienti. Noi a marzo quando è scoppiata la guerra in Ucraina abbiamo detto che bisognava fare un piano energetico comune. Da ottobre dello scorso anno parliamo di pandemia energetica, di necessari scostamenti di bilancio. Oggi la crisi si è talmente aggravata che servono molti più miliardi, perché quando aggravi una crisi i soldi aumentano. Non possiamo far chiudere queste aziende. La criminalità organizzata sta mettendo le mani su molte aziende perché ha una liquidità, le aziende si stanno indebitando. Chi parla di debito pubblico non pensa che intanto si sta facendo debito privato di tante aziende e si ricorre alla cassa integrazione, soldi dello Stato. Il governo Draghi purtroppo non ci ha sentito da questo punto di vista”.
Quindi non esclude l’ipotesi di nuovo deficit? “È inevitabile. Chiaro che quando ci sono soldi all’interno del bilancio è tanto meglio, purtroppo vista la crisi che stiamo affrontando non saranno sufficienti e noi non capiamo perché a luglio Draghi ci rispose dicendo che non vedeva la necessità di scostamento di bilancio e che vedeva una situazione economica italiana migliore delle attese. Credo sia inevitabile fare lo scostamento di bilancio, più tardi lo si fa, peggio è”.
LA RICETTA FISCALE DEL M5S
“La flat tax è una castroneria che credo abbia anche dubbi di costituzionalità. Dobbiamo intervenire sulla riduzione del famoso cuneo fiscale. Siamo in un Paese che ha una tassazione sul lavoro spaventosa rispetto alla tassazione sui patrimoni, quindi dobbiamo andare ad intervenire per la riduzione della tassazione sul lavoro. Abbiamo proposto l’abolizione dell’IRAP, poi il tema della progressività abbiamo una riduzione degli scaglioni a quattro scaglioni di tassazione per andare a semplificare quello che è il sistema fiscale italiano ma comunque rimanendo nell’ambito di una progressività. Il tema vero di questo Paese quando si parla di fisco sono i soldi in busta paga per i lavoratori che vanno allo Stato sotto forma di tasse e non beneficia né l’impresa né il lavoratore. Ci siamo voluti noi al governo già nel Conte due per iniziare a tagliare il cuneo fiscale”.
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Riccardo Ricciardi
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