Ricostruito il volto di un guerriero medievale vittima di una feroce battaglia del 1361
05 novembre 2022, ore 08:00
Il volto di un guerriero morto in battaglia colpito da un ascia è stato ricostruito grazie al lavoro di alcuni esperti, il soldato fu vittima di una delle battaglie più feroci d'Europa nel 1361
Un guerriero medievale la cui faccia è stata rotta da un colpo d’ascia in una delle battaglie più feroci del Nord Europa nel 1361 è stata ricostruita da alcuni scienziati, 660 anni dopo la sua orribile morte. Il cranio del soldato è stato ritrovato in una fossa comune a Visby, sull'isola svedese di Gotland. Durante questa battaglia furono uccisi circa 1800 uomini. Il militare fu colpito al voto, ma questa, secondo gli esperti potrebbe non essere stata la causa della morte. Visby è la più grande località sull'isola di Gotland, una tra le città di origine medievale meglio conservata di tutta la Svezia.
La battaglia
Questa del 1361 fu una vera e propria guerra tra Svezia e Danimarca. La battaglia per il dominio sull’isola di Gotland finì con la resa dei locali per evitare un ulteriore spargimento di sangue. Re Valdemar IV rivendicò l'isola come parte del suo regno. Entrambi gli stati continuarono a rivendicare l'isola fino alla firma del Secondo Trattato di Brömsebro nel 1645, in seguito alla sconfitta della Danimarca nella guerra di Torstenson. Di questa battaglia furono trovate cinque fosse comuni fuori dalle mura di Visby. Dai primi scavi archeologici risalgono al 1905 emerse che molte delle vittime furono sepolte con la loro armatura. Il massacro provocò almeno 1800 morti e tra questi c’era il guerriero che è stato ritrovato con la bocca stata fracassata da un'ascia, con ferite sopra l'occhio sinistro e sullo zigomo sinistro.
La ricostruzione
A riportare “in vita” il guerriero morto nella battaglia di Visby, seppure in maniera virtuale è stato un esperto di grafica brasiliano Cicero Moraes che si è messo a lavorare sul suo teschio con un programma digitale. Ricostruito il cranio, con altri parametri studiati a computer, l’esperto ha cominciato a lavorare sul resto del viso. Con una serie di marcatori ha ricostruito lo spessore dei tessuti molli del cranio. Quindi, ha spiegato Moraes, realizzando una scansione del viso di una persona vivente, è stato successivamente modificato per fare in modo assomigliasse a quella del cranio ritrovato nella fossa comune. I dati erano ancora incompleti, mancavano le dimensioni del naso, della bocca e degli occhi, che sono stati ricreati basandosi su dati statistici. Il risultato finale è un'approssimazione di come sarebbe stato il guerriero al momento della sua morte.