26 novembre 2018, ore 10:33
Tra i reati ipotizzati per la tragedia che portò alla morte di 29 persone a causa di una valanga disastro colposo, omicidio plurimo colposo e abuso edilizio
Disastro colposo, lesioni plurime colpose, omicidio plurimo colposo, falso ideologico, abuso edilizio, omissione d'atti d'ufficio e abuso in atti d'ufficio. Questi, insieme ad altri vari di natura ambientale, sono i reati ipotizzati per i 25 indagati, 24 persone e una società, ai quali i carabinieri forestali del Comando Provinciale di Pescara guidati dal tenente colonnello Anna Maria Angelozzi hanno notificato oggi la richiesta di chiusura indagini per la vicenda di Rigopiano nella quale perirono 29 persone a causa di una valanga che travolse il resort a gennaio 2017. La Procura di Pescara chiederà, invece, l'archiviazione per le posizioni dei tre ex presidenti della giunta regionale abruzzese, Luciano D'Alfonso, Ottaviano Del Turco e Gianni Chiodi. Archiviati anche gli assessori che si sono succeduti nella delega alla Protezione civile e la funzionaria della Prefettura di Pescara, Daniela Acquaviva, diventata nota perché subito dopo l'allarme lanciato telefonicamente dal ristoratore Quintino Marcella, non credendo alla richiesta d'aiuto, affermò che "la madre degli imbecilli è sempre incinta".