03 dicembre 2024, ore 20:04
Appello bis disposto per sei persone, all'epoca dei fatti dirigenti della regione Abruzzo, nuovo processo anche per Ilario Lacchetta che era sindaco di Farindola
La sentenza della Cassazione nel processo legato alla strage di Rigopiano chiude. non del tutto, la vicenda giudiziaria legata alla tragedia del 18 gennaio del 2017, quando una valanga travolse l’hotel di Farindola (Pescara) causando la morte di 29 persone. Ci volle una settimana per recuperare tutti i corpi seppelliti sotto tonnellate di detriti e neve. I giudici dovevano decidere se confermare le 8 condanne e le 22 assoluzioni decise in Appello. Per alcune accuse grava anche lo spettro della prescrizione. La sentenza era attesa lo scorso 28 novembre, ma è slittata - hanno spiegato i giudici - alla luce della "complessità del processo" e del numero di posizioni da vagliare. E’ diventata definitiva la condanna a un anno e 8 mesi per l'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo per rifiuto di atti d'ufficio e falso. E' quanto hanno deciso i giudici della sesta sezione penale della Cassazione nel processo per la strage di Rigopiano. Appello bis, invece , per sei persone, all'epoca dei fatti dirigenti della Regione Abruzzo, che erano assolti nei precedenti gradi di giudizio. I giudici della Cassazione hanno disposto un nuovo processo di appello per l'ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta.
Giudizi che potrebbero andare in prescrizione
Nuovo processo di secondo grado anche per cinque dirigenti della Provincia e per un tecnico del comune all'epoca del dramma di Rigopiano. Per loro però, così come per il sindaco, potrebbe arrivare la prescrizione delle accuse . Confermata invece la condanna all'ex gestore dell'hotel Bruno Di Tommaso.
I primi commenti
"Abbiamo visto riconosciuto in parte il dolore di genitori". E' questo uno dei primi pensieri dei parenti delle vittime della tragedia di Rigopiano che hanno assistito alla lettura della sentenza della Cassazione nell'Aula Magna del secondo piano a Roma. Grande tensione per ore in attesa del dispositivo ma poi anche pianti, parzialente liberatori. Ma la battaglia non finisce qui: "Andremo tutti a Perugia e siamo pronti a lottare ancora e fino alla fine. I dirigenti della Regione? Come negare le loro responsabilità? Ci si aspettava di più ma un cambio di rotta è stato dato eccome. Forse sarà la prima volta in 8 anni che il 18 gennaio andremo tutti insieme a celebrare i nostri cari con un cenno di sorriso sul volto", spiegano. Da Palazzo di Giustizia di Pescara nessun commento. Ma trapela una composta soddisfazione, specialmente per il fine positivo di una impostazione processuale corretta sin dalle prime battute di indagine.Ha definito la sentenza su Rigopiano "una decisione che ci restituisce un pò di fiducia, non i nostri cari" Antonella Pastorelli, madre di Alessandro Riccetti il receptionist di Terni morto per la valanga che travolse l'hotel."La speranza è che questa tragedia abbia insegnato qualcosa alle istituzioni, a tutti" ha detto Pastorelli all'ANSA.