Rio 2016, Bolt, un Fulmine nella notte. Tania e Niccolò Eroi Azzurri

Rio 2016: Bolt, un Fulmine nella notte. Tania e Niccolò Eroi Azzurri

Rio 2016: Bolt, un Fulmine nella notte. Tania e Niccolò Eroi Azzurri


15 agosto 2016, ore 09:36 , agg. alle 10:34

Il giamaicano vince ancora i 100, in 9"81. Campriani storico Oro Bis, nella Carabina. Cagnotto dice addio con il Bronzo

Usain fatica in partenza, ma Gatlin non riesce a scappar via e, negli ultimi 30 metri, non c'è storia. Ancora Medaglia d'Oro, nella gara più attesa di tutti i Giochi.

L'Italia vola nel Medagliere (siamo settimi) e oggi spera nel Nuoto Fondo, con la 10 km. Rachele Bruni alla caccia del podio.

Un lampo, nella notte italiana, per entrare nella Storia. E restarci.

Usain Bolt ha vinto ancora, per la terza volta consecutiva in un'Olimpiade, sui 100 metri. La gara delle gare, Il flash iconico di ogni appuntamento a 5 Cerchi. Non è più il marziano inarrivabile di 8 e 4 anni fa, ma resta semplicemente imbattibile. Scusate se è poco...

9"81 è un tempo mostruoso, ma non più irreale, come ai tempi dell'irripetibile record di 9"58. Gli anni passano anche per questo dono della natura all'Umanità dello Sport. Sì, perché il giamaicano non è solo un incredibile campione della velocità, ma anche un personaggio, che ha traghettato l'atletica nel terzo millennio. Usain ha imposto, negli anni, standard impensabili, non solo dal punto di vista tecnico e agonistico, ma anche d'immagine e impatto mediatico. Bolt è il Campione per eccellenza, da oltre 10 anni. Una resistenza, ai massimi livelli, che ha un solo possibile paragone: Carl Lewis, il Figlio del Vento.

A Tokyo, non ci sarà più e il suo passo d'addio saranno i 200 e la 4X100 di Rio: ancora abbastanza, per poter aspirare a quell''immortalità', di cui lo sprinter caraibico ha parlato stanotte, subito dopo il trionfo sui 100.

Nella Storia dello sport Azzurro, intanto, sono definitivamente entrati ieri due meravigliosi atleti e ragazzi: Niccolò Campriani e Tania Cagnotto. Il 2° Oro personale del tiratore toscano, nella Carabina 3 posizioni, ha dell'incredibile. Per come è maturato - in un'emozionante finale-thrilling, risolta all'ultimissimo tiro - e per la resistenza psicologica dell'Azzurro. Semplicemente sovrumano, riuscire a tenere, in una gara così lunga e snervante, senza commettere praticamente mai un errore grave. Niccolò se l'è goduta fino in fondo e forse questo è stato il segreto, insieme all'amore della compagna e collega Petra Zublasing, che gli ha fatto arrivare tutta la sua carica positiva.

Tania Cagnotto, da parte sua, ha fatto pace con l'Olimpiade, nel modo più bello. Due medaglie, ai Giochi di Rio, per riprendersi, ciò che le sfuggì 4 anni fa e chiudere alla grandissima. La commozione di Tania sul Podio, dopo il Bronzo dal Trambolino, è la fotografia, dolce e umanissima, di un'atleta, che dice addio alla passione di una vita. Non ci saranno più tuffi, non ci saranno più medaglie. Resteranno gioie indescrivibili e la consapevolezza di aver sempre dato tutto.

Non si può pretendere più da se stessi e non saremo certo noi a farlo...

Bella e importante, soprattutto in chiave futura, la medaglia d'Argento della Spada a Squadre maschile. Peccato aver ceduto alla Francia, in Finale, ma di più gli Azzurri non potevano fare. Bravi così!


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