Rio 2016, Il Giorno del Bronzo e...del Legno
Rio 2016: Il Giorno del Bronzo e...del Legno
12 agosto 2016, ore 09:27 , agg. alle 10:20
Italia a medaglia, con Abagnale e Di Costanzo, nel canottaggio, ma si ferma 3 volte ai piedi del Podio. Fognini spreca un'occasione d'oro...
Vinta la 12° medaglia dei Giochi di Rio de Janeiro, ma resta l'amarezza, per le tante occasioni sprecate. E' lo sport, è l'Olimpiade. Ora, avanti e Forza Azzurri!
Il pomeriggio olimpico Azzurro era cominciato benissimo, con la splendida medaglia di Bronzo della coppia Abagnale-Di Costanzo, nel Due Senza di Canottaggio. Un successo tanto più bello, quanto assolutamente impronosticabile alla vigilia.
I due ragazzi campani, reduci da altri armi, sono stati dirottati all'ultimo momento sul Due Senza e hanno avuto pochissimo tempo, per affiatarsi e trovare la chimica in barca. Se pensate che la coppia d'Oro neozelandese è imbattuta da 69 gare e svariati anni, avrete la dimensione dell'impresa di Abagnale e Di Costanzo. Sono stati capaci di salire sul primo podio olimpico della loro vita, dopo qualche settimana di allenamenti insieme. Fantastici e solari, nei loro sorrisoni, a fine gara.
Come non notare, poi, che Giovanni Abagnale ha solo una 'B' in meno del mito del remo azzurro, i fratelloni Carmine e Giuseppe. Quando si dice il destino...
Dopo la coppia del Due Senza, però, tante delusioni, alcune veramente cocenti: due quarti posti nel Canottaggio e soprattutto l'amarissima 'medaglia di legno' di Petra Zublasing, nella carabina tre posizioni. L'altoatesina, fidanzata della Medaglia d'Oro Niccolò Campriani, era balzata al comando della classifica, a pochi tiri dal termine, ma non ha saputo gestire la tensione. In uno sport, in cui la testa fa almeno altrettanto che il braccio e l'occhio, l'Azzurra ha pagato, con un ultimo, impreciso sparo, che le è costato Oro e podio. Una mazzata terribile, che - ne siamo certi - la solare Petra saprà gestire, per trasformarla in energia positiva, verso Tokyo 2020.
Che dire, poi, del solito Fabio Fognini? E' arrivato a un soffio dall'impresa, contro il N.2 del mondo, Andy Murray, ma è stato tradito, ancora una volta, dai nervi. Era a un punto dal 4-1, nel 3° e decisivo set, ma ha perso la testa, mandato a quel paese il mondo intero e inevitabilmente detto addio alla partita e alle Olimpiadi. Uno spreco incredibile, che va sottolineato: Fabio ha un braccio da primi 10 al mondo, ma se continuerà così, butterà via buona parte della sua carriera e delle sue possibilità. Dovesse leggere queste righe, Fabio ci manderebbe certamente a stendere, ma crediamo sia inutile essere buonisti ed ipocriti: la gloria sportiva (ancor di più quella olimpica) è un privilegio di pochissimi, sprecarla uno spettacolo sempre molto amaro.
Molto bene, invece, Pallavolo maschile e Pallanuoto femminile, in marcia per i Quarti di Finale, mentre oggi entrerà in vasca Gregorio Paltrinieri, la nostra più solida speranza d'Oro nel nuoto.
Lo sport è fatto anche di occasioni sfiorate o sprecate e le Olimpiadi amplificano tutto, in poche ore. E' il bello (e il brutto...) dei 5 cerchi. Ora, più che mai, Forza Azzurri!