15 giugno 2022, ore 11:14
I carabinieri del comando Provinciale di Milano hanno eseguito 24 misure cautelari nei confronti di altrettanti ragazzi, la maggior parte dei quali è maggiorenne, cinque i minori; avevano partecipato a una rissa a Pessano con Bornago, in cui era stato ucciso un 21enne
In manette 24 giovanissimi
Gli arresti, secondo quanto riferito dal Comando provinciale di Milano, sono scattati nei confronti di 5 minorenni (di cui 2 destinatari in carcere, 2 al collocamento in comunità e 1 all'obbligo di permanenza in casa) e 19 maggiorenni (di cui 7 destinatari di custodia in carcere e 12 agli arresti domiciliari), ritenuti i presunti responsabili "a vario titolo, di concorso in omicidio, rissa aggravata, lesioni personali, detenzione illecita di sostanza stupefacente, tentata estorsione in concorso e porto di armi od oggetti atti ad offendere".
L'omicidio di Dimitry Stucchi
Le indagini sono state avviate dalla Compagnia di Pioltello (Milano) a seguito dell'uccisione del 21enne, Dimitry Simone Stucchi, accoltellato il 29 settembre del 2021, durante la rissa scoppiata tra due bande a cui appartenevano i fermati oggi. Il giovane morì poi all'ospedale di Melzo. In condizioni serie ma non in pericolo di vita era rimasto invece un 16enne, ferito alla testa con i bastoni trovati sul luogo dell'aggressione. A fronteggiarsi un gruppo di Pessano e uno di Vimercate, formati da 15 e 10 persone, quasi tutti ventenni ma tra i quali c'era anche qualche minorenne, studenti, solo qualcuno con piccoli precedenti. Il motivo dello scontro violento che era stato anche preannunciato da un tam tam sui social è stato un presunto regolamento di conti scaturito da una controversia in merito alla cessione di una partita di droga, che sarebbe stata pagata con banconote false. I partecipanti avevano portati bastoni di legno e cubetti di porfido, e anche dei coltelli.
Giovani, feroci e spietati
Il Comandante della Compagnia dei carabinieri di Pioltello, Il capitano Francesco Berloni,ai microfoni di RTL 102.5, ha ricostruito il movente della rissa, a cui erano stati 'chiamati' i giovanissimi, attraverso alcuni annunci sui social e anche la composizione dei gruppi di giovanissimi implicati: "Si tratta di studenti o lavoratori, appartenenti a famiglie comuni di nazionalità italiana o straniera o di seconda generazione"- ha detto Berloni. A sferrare la coltellata che aveva ucciso Stucchi sarebbe stato un ragazzo che all'epoca aveva 17 anni e 10 mesi, nato a Melzo e di origine nordafricana, fratello di un 15enne che era con lui, ora accusati di omicidio in concorso. Secondo il Gip del tribunale dei Minori di Milano i due fratelli hanno infierito con ferocia sul 21enne ferito, colpendolo con calci, nonostante fosse a terra in fin di vita.