21 gennaio 2021, ore 22:00 , agg. alle 09:13
È quanto ha detto il commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, in merito al rallentamento della campagna vaccinale nel nostro Paese
I ritardi nella consegna delle dosi di vaccino da parte di Pfizer hanno rallentato la campagna vaccinale in Italia. E i vaccini disponibili devono essere utilizzati in gran parte per effettuare i richiami, tema oggi al centro di una conferenza stampa. "Abbiamo ricevuto il 29% in meno di dosi dalla Pfizer questa settimana e ci è stato comunicato che riceveremo il 20% in meno la prossima settimana. Il ritardo prosegue", così nel pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, il Commissario per l'Emergenza Covid, Domenico Arcuri. “A causa dei ritardi nella consegna dei vaccini da parte di Pfizer l'Italia è passata da una media di 80mila persone vaccinate al giorno, con una punta di 92mila, ad una media di 28mila al giorno”, ha sottolineato Arcuri.
Le dosi necessarie per i richiami non possono essere utilizzate
"Abbiamo condiviso con le regioni i criteri che siamo stati costretti a mettere in campo per porre riparo sui ritardi nell'arrivo delle dosi. La nostra campagna rallenta per mancanza della materia prima: se ci sono meno vaccini nel momento in cui inizia la necessità di somministrare la seconda dose, gran parte di essa serve per la seconda dose e ne restano di meno per vaccinate categorie di persone destinate alla prima sessione di somministrazione" ha spiegato il commissario Arcuri. Secondo quanto reso noto dall’Unione Europea, Pfizer tornerà a consegnare il 100% delle dosi previste dalla prossima settimana. Arcuri ha detto di attendere con ansia le decisioni dell’Agenzia europei dei medicinali, in merito alla commercializzazione del vaccino di AstraZeneca nel Vecchio Continente.
L’Italia spera che sia confermato l’invio di milioni di dosi da parte di AstraZeneca
"Noi stiamo discutendo con l'azienda e abbiamo già organizzato la distribuzione, AstraZeneca ha già provveduto a preparare una rilevante quantità di dosi di vaccino e dovrebbe averle pronte nei suoi magazzini, quindi non dovremmo aspettare, una volta ricevuta l'autorizzazione dall’Ema” ha dichiarato il commissario Arcuri, ricordando che è previsto l’invio in Italia di 8 milioni di dosi da parte di AstraZeneca nei primi tre mesi di quest’anno, ma questo accadrà, come detto, solo se vi sarà il via libera da parte delle autorità preposte.