Ritorna il massiccio attacco russo sulle regioni ucraine. Zelensky: "La battaglia continua"
Ritorna il massiccio attacco russo sulle regioni ucraine. Zelensky: "La battaglia continua" Photo Credit: agenziafotogramma.it
14 gennaio 2023, ore 13:56
Ritorna alta l'allerta antiaerea in sei regioni dell'Ucraina. Intanto, la Russia rivendica la conquista di Soledar ma Volodymyr Zelensky non si arrende e rilancia la battaglia per il Donetsk.
Ritornano i raid e si alza l'allerta antiaerea
Attacchi ripetuti da parte di Mosca su diverse aree dell’Ucraina, ritorna così alta l'allerta antiaerea in sei regioni (Chernihiv, Cherkasy, Poltava, Sumy, Donetsk, Kiev) nella zona orientale della nazione che ha segnalato 17 bombardieri strategici in volo dalla base di Olenigorsk, nella Russia nord-occidentale. Tra le città colpite c’è anche la capitale, dove sono state danneggiate installazioni di infrastrutture critiche e anche 18 case.
La rivendicata Soledar
Sull’altro fronte Mosca rivendica la conquista di Soledar, ma l’Ucraina smentisce. Secondo il ministero della Difesa russo, l'assalto finale alla città è stato compiuto "con successo dai volontari della Wagner".
Volodymyr Zelensky afferma, invece, che la battaglia continua e che tutto è cambiato per la Russia dopo 324 giorni di piena guerra: "Gli scontri interni nel fronte russo riguardo a chi spetti il maggiore credito per l'avanzata tattica su Soledar, sono un chiaro segno del fallimento del nemico. Ora si attaccano alla gola tra di loro anche per attribuirsi un certo avanzamento tattico. Un nuovo incentivo a mettere pressione sull'occupante e infliggere grandi sconfitte. La difficile battaglia per il Donetsk continua - ha concluso Zelensky - la battaglia per Bakhmut e Soledar, per Kreminna, per le altre città e villaggi dell'est del nostro Paese continua. Nonostante il nemico abbia concentrato il grosso delle sue forze in questa direzioni, i nostri combattenti stanno difendendo lo Stato".
Lo scontro Russia - Ucraina al Consiglio di Sicurezza dell'Onu
Intanto l’acceso batti e ribatti continua anche al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. La viceministra degli Esteri ucraina afferma che è responsabilità condivisa riportare la pace e la giustizia, chiedendo altre sanzioni alla Russia. Mentre l'ambasciatore russo all'Onu sostiene che l'Ucraina rifiuta ogni realistica mediazione e la sua iniziativa di pace è solo propaganda.