Rocco Siffredi, Ricordo il giorno della morte di mio fratello

Rocco Siffredi: "Ricordo il giorno della morte di mio fratello"

Rocco Siffredi: "Ricordo il giorno della morte di mio fratello"


22 ottobre 2016, ore 07:00

Ospite di Silvia Toffanin, il pornoattore si racconta nell'intervista in onda oggi alle 16.10 su Canale 5

Rocco Siffredi sarà ospite di Verissimo nell’intervista in onda oggi alle 16.10 su Canale 5. A Silvia Toffanin confida come ha vissuto il tragico giorno della morte di suo fratello: "Mi ricordo il giorno in cui tornando dall’asilo ho sentito dalla strada le grida di mia mamma in casa. C’era un clima tetro, nessuno parlava. Io non ho chiesto nulla. In camera, sdraiato sul letto c’era mio fratello di 12 anni morto (soffocato da una crisi epilettica n.d.r.). Il giorno prima avevamo fatto una festa, per cui la mia camera era piena di palloncini colorati. Mi ricordo che dopo aver visto mio fratello mi sono chiuso nella mia stanza e ho rotto tutti i palloncini".

Nel corso dell’intervista Rocco Siffredi parla anche di bullismo. A Silvia Toffanin, che le chiede se anche i suoi figli, come la figlia di Eva Henger, abbiano sofferto per avere un padre che fa la pornostar, dichiara: "I miei figli sono più fortunati per due motivi: da un lato, in Italia, se sei un uomo pornostar sei un 'figo', invece, se sei una donna pornostar sei considerata una prostituta. Quindi, una figlia di una donna che sceglie quel tipo di lavoro soffre cento volte di più e credo che Mercedesz abbia veramente sofferto molto. Inoltre – aggiunge – "i miei figli sono cresciuti a Budapest, in Ungheria, un paese in cui non c’è questa mentalità bigotta".