
Roma, 13enne ferito da un colpo di pistola alla testa è in gravissime condizioni. Ipotesi incidente Photo Credit: Fotogramma.it
06 aprile 2025, ore 19:30
E' del fratello la pistola da cui è partito il colpo che ha ferito alla testa il ragazzino ieri sera a Roma. L'arma era regolarmente detenuta dal fratello per uso sportivo
Tutto lascia pensare ad una tragica fatalità. Giacomo, il ragazzino di 13 anni che ora lotta tra la vita e la morte all’Ospedale San Camillo di Roma, ha una ferita d’arma da fuoco alla testa e il colpo sarebbe partito in maniera accidentale.
LA RICOSTRUZIONE
Il 13enne avrebbe trovato la pistola smontata, l’arma è del fratello vigilante ed è regolarmente detenuta per uso sportivo. L’ipotesi è che sia partito un colpo accidentalmente mentre la maneggiava oppure mentre stava cercando di rimontarla e qualcosa è andato storto. In casa, erano le 23 circa di ieri sera, c’era soltanto il padre che si trovava in un'altra stanza. Subito è scattata la corsa disperata al pronto soccorso del San Camillo, dove il ragazzino è giunto in gravissime condizioni.
LE INDAGINI
A quanto si apprende è stato sequestrato il cellulare del 13enne. Già nelle scorse ore si è ipotizzata la tesi dell'incidente. I poliziotti del commissariato San Paolo, chiamati dal posto di polizia dell'ospedale, sono impegnati negli accertamenti insieme ai colleghi della Squadra mobile. Gli inquirenti avrebbero già sentito i familiari di Giacomo, oltre agli amici e ai compagni di scuola. Per il momento, dunque, l'ipotesi ritenuta più plausibile è quella dell'incidente, ma ciò non significa che gli inquirenti non stiano vagliando altre piste, anche se allo stato attuale delle conoscenze pare allontanarsi quella del suicidio.
GLI INCIDENTI PRECEDENTI
Se l'ipotesi del colpo accidentale verrà confermata dagli inquirenti, quanto accaduto a Roma va ad allungare la lista degli incidenti con le armi, magari regolarmente detenute in casa ma colpevolmente lasciate incustodite. Lo scorso primo gennaio una bimba di soli 3 anni è stata trasportata d’urgenza al Civile di Brescia per una ferita da arma da fuoco. La piccola avrebbe trovato una pistola, appartenente al padre e regolarmente detenuta, e maneggiandola è stata raggiunta da un proiettile. Ma non si esclude che a sparare possa essere stata la sorella di 5 anni. Per questa vicenda sono stati indagati il padre e la madre della bambina per omessa custodia di armi. Solo un mese prima, a Napoli, un 46enne, con precedenti penali e ritenuto vicino ai clan di camorra della zona, maneggiando la sua pistola in casa, quando dall'arma è partito un colpo che ha ferito la figlia di 7 anni. L'uomo è stato accusato di lesioni colpose e detenzione abusiva di armi da fuoco, aggravati dal metodo mafioso.