Roma: appalti per rifare (male) le strade, indagati un imprenditore e diversi funzionari del Campidoglio
Roma: appalti per rifare (male) le strade, indagati un imprenditore e diversi funzionari del Campidoglio Photo Credit: agenziafotogramma.it
13 novembre 2024, ore 13:30
Un sistema di tangenti che assicurava a un imprenditore appalti per il rifacimento delle strade di Roma, questa la scoperta delle Fiamme Gialle nell'ambito di un' inchiesta della Procura di Roma. Coinvolti diversi funzionari del comune
Secondo gli inquirenti, ci sarebbe stato un consolidato sistema corruttivo in Campidoglio riguardo a una serie di appalti per i lavori di manutenzione delle strade ma anche rispetto alla gestione dei fondi per il Giubileo. In particolare, le indagini avrebbero fatto emergere un giro di tangenti e favori assicurati da un imprenditore a pubblici ufficiali per ottenere in cambio l’assegnazione di appalti per il rifacimento del manto stradale. Diversi funzionari del comune di Roma, in forze al Dipartimento dei Lavori Pubblici, due agenti di polizia stradale e un dipendente di Astral, società che fa capo alla Regione Lazio, risultano indagati. Avrebbero favorito l'imprenditore in cambio di soldi e favori come l'assunzione di un figlio. Così negli appalti, Mirko Pellegrini, 46 anni romano ma residente a Frascati, titolare di una società edile si assicurava una corsia preferenziale.
Lavori fatti male e le strade si riempivano di buche dopo poco
Ma l'imprenditore, tanto munifico nell'elargire favori e soldi ai funzionari comunali, avrebbe teso al risparmio nel realizzare i lavori stradali. L'inchiesta della procura di Roma ha accertato che Pellegrini avrebbe commesso frode nella pubblica fornitura di appalti conclusi con Roma Capitale e altri enti pubblici- ad esempio a via della Serenissima, via della Magliana e piazzale De Bosis -, non adempiendo dolosamente agli obblighi contrattuali previsti e ponendo in essere espedienti ingannevoli per far apparire l'esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti, con particolare allo spessore del manto di asfalto e alle qualità del materiale impiegato. In altre parole, nei lavori venivano usati materiali scadenti o si risparmiava sul tappetino di asfalto steso in superficie. Bastavano quindi una pioggia o pochi giorni di traffico per riaprire le buche appena riparate
Una tranche dell'inchiesta riguarda il Giubileo
Tra le persone finite nel registro degli indagati anche due agenti alla Polizia Stradale. La Procura ha anche acceso i fari sulla gestione di alcune risorse stanziate per i lavori in vista del Giubileo, indetto da papa Francesco. A poco più di un mese dall'apertura della porta santa, nella notte della Vigilia di Natale in San Pietro, nella Capitale ci sono ancora quasi 200 cantieri aperti per i lavori straordinari e il sindaco Roberto Gualtieri, qualche giorno fa, ha assicurato che molti saranno chiusi in anticipo a dicembre, in centro, nei pressi di Città del Vaticano e anche in periferia. A Roma è previsto l'arrivo di milioni di pellegrini nel 2025.