Roma, carabiniere ucciso, confessa uno dei fermati

Roma, carabiniere ucciso, confessa uno dei fermati

Roma, carabiniere ucciso, confessa uno dei fermati


26 luglio 2019, ore 22:59

Si tratta di uno dei due cittadini americani sentiti in caserma, avrebbe ammesso le proprie responsabilità

Ha confessato, dopo ore davanti ai carabinieri di Via In Selci e agli inquirenti, uno dei due turisti americani fermati oggi in un albergo di lusso nel quartiere Prati della Capitale. A sciogliere i dubbi sul ruolo dei due, inizialmente sospettati del furto di un borsello, è stato il ragazzo con i capelli mesciati, lo stesso già descritto dalla centrale operativa nelle prime ore della mattina e immortalato in una foto insieme al complice nella stanza dell'hotel. Resta al vaglio il ruolo del secondo turista americano fermato nell'omicidio del vicebrigadiere Mario Rega Cerciello.  I due sarebbero ripartiti questa sera con un volo da Roma per gli Stati Uniti. Da qui, la necessità da parte degli inquirenti di eseguire il fermo e scongiurare così la fuga dei due presunti autori dell'omicidio del carabiniere. Da una prima ricostruzione, il militare dell'Arma, durante un servizio con alcuni colleghi stava fermando due uomini considerati responsabili di furto e estorsione quando uno di loro avrebbe estratto il coltello ferendolo più volte. Il carabiniere è morto poco dopo in ospedale. Domani sul corpo del vicebrigadiere sarà effettuata l'autopsia, Lunedì i funerali a Somma Vesuviana, nella chiesa dove Mario Rega Cerciello si era sposato 43 giorni fa.