Champions League, Roma, così no!

Champions League: Roma, così no!

Champions League: Roma, così no!


21 ottobre 2015, ore 09:31 , agg. alle 09:58

Partita senza testa dei giallorossi a Leverkusen e la classifica resta bruttissima

Non si può andare lontano, continuando a correre sulle montagne russe. La Roma ha messo a rischio la sua Europa, con la scriteriata partita di Borisov e la pazza serata in Germania. Giallorossi, ormai, spalle al muro.

Pazza. E con manie suicide. E’ la Roma di Champions League, che si è buttata via a Leverkusen, in una partita favolosa. A patto di non tifare per i giallorossi. La squadra di Garcia, come a Borisov, ha completamente sbagliato l’approccio e regalato un paio di goal, prima di cominciare a giocare. Peccato mortale, a questi livelli, incredibile se riesci persino a ripeterlo...

Solo una squadra totalmente folle, infatti, può ribaltare uno 0-2 in 4-2, per riuscire nell’impresa titanica di farsi recuperare sul 4-4 in due minuti, rischiando infine il più clamoroso e letale dei Ko, nei minuti di recupero.

La follia, però, ha un prezzo altissimo, in termini di classifica e di convinzione nei propri mezzi. La Roma di Leverkusen, infatti, non può crogiolarsi nello strapotere offensivo, se dietro è la banda de buco, allestita dai vari Rudiger, Digne e Torosidis. La qualificazione resta a fortissimo rischio e tutti sanno perché, eppure la squadra ripete sempre gli stessi errori: approccio alle partite senza senso e amnesie tattiche e individuali, indegne di un gruppo di questo livello.

Dopo una serata così, insomma, non sai se maledire o benedire un gruppo così, potenzialmente in grado di dominare in Italia e fare una gran figura in Europa. Ma anche di farsi prendere a schiaffi. All'improvviso, senza se e senza ma.

Escludendo sedute di terapia di gruppo o scali a Lourdes, sulla via del ritorno nella Capitale, toccherà a Garcia provare a capire cosa ci sia nella testa dei suoi giocatori. Il tecnico, però, dovrà lavorare una volta per tutte sulla (presunta) difesa, dove ognuno va per conto suo e, se può sbagliare qualcosa, invariabilmente lo fa.

Segnare 5 goal a partita, non può essere la soluzione.

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