Roma, emergenza rifiuti, la spazzatura della Capitale andrà in cinque regioni; salva la stagione estiva

Roma, emergenza rifiuti, la spazzatura della Capitale andrà in cinque regioni; salva la stagione estiva

Roma, emergenza rifiuti, la spazzatura della Capitale andrà in cinque regioni; salva la stagione estiva


Dopo settimane di cassonetti pieni di immondizia e una situazione al limite dell'emergenza sanitaria, da un vertice tra Regione Lazio e Ama, la municipalizzata per i rifiuti della Capitale, è arrivata la soluzione: i rifiuti partiranno verso cinque regioni italiane

L'estate di Roma è salva. I rifiuti che, da settimane, assediano la Capitale, senza distinzioni di quartiere o territorio, migreranno verso cinque regioni. La decisione è stata presa al termine di una riunione tecnica che si è tenuta tra Regione Lazio e l'azienda Ama.

I rifiuti romani smaltiti in cinque regioni

Così i rifiuti trattati nell'impianto capitolino di Malagrotta prenderanno strade extraregionali e sono in via di definizione accordi con impianti in Abruzzo, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Lombardia per 36.000 tonnellate di scarti. In questo modo, il fabbisogno della Capitale,  da luglio a dicembre 2021, sarà coperto.

Misura-tampone

Ancora una volta Roma ricorre ad un provvedimento non definitivo e sicuramente dettato dai tempi stretti  per scongiurare un'emergenza sanitaria senza riuscire però a chiudere il ciclo dei rifiuti. A mediare tra Regione e Comune, in particolare sull'annosa questione di trovare un sito per la discarica della capitale dopo la chiusura di Malagrotta, era stato il Ministero della Transizione Ecologica. Ma sentendo gli enti interessati, ovvero Comune di Roma e Regione Lazio, il nodo non è ancora sciolto e il tema cruciale rimarrebbe sempre la discarica all'interno dei confini di Roma Capitale.

Emergenza rifiuti mai risolta

A lanciare l'allarme dell'emergenza era stata la stessa società 'E.Giovi', proprietaria dei due impianti di separazione e trattamento dei rifiuti di Malagrotta, che si occupa però anche del sito di Sogliano Ambiente, che si trova in Emilia Romagna. Qui, fino ad oggi, sono arrivati i rifiuti di Roma Capitale. Ma, la scorsa settimana gli spazi extra della discarica di Sogliano sono stati dichiarati esauriti e quindi impossibilitati ad accogliere nuovi carichi in arrivo da Roma. A questo punto, la 'E.Giovi'  aveva indicato la soluzione di breve periodo: destinare l'immondizia romana ad altri  siti extraregionali. Di fatto, la decisione a cui è approdata ieri sera la Regione Lazio.

Ancora lontana una soluzione definitiva

Resta ancora da definire la soluzione di lungo periodo con l'indicazione di due aree adeguate per gli impianti di smaltimento, una in provincia e l'altra proprio all'interno del Comune di Roma. Dal Campidoglio fanno notare che nel piano industriale di Ama approvato, già è prevista la realizzazione di due nuovi impianti. Infatti Roma Capitale avrebbe pubblicato il bando per la manifestazione d'interesse per l'acquisizione di un Tmb, mentre Ama procederebbe con la realizzazione di un altro impianto. Inoltre, la Città Metropolitana dovrebbe definire le nuove aree bianche dove localizzare le eventuali discariche. Tra i siti già individuati da tempo, Magliano Romano, ma potrebbero anche uscire fuori altre opzioni. Per il Campidoglio quindi rimane l'Area Metropolitana l'ambito territoriale ottimale di riferimento e, secondo il Comune di Roma, dovrebbe anche bastare nel lungo periodo per assicurare una situazione idonea allo smaltimento dei rifiuti. Soluzioni a lungo termine. Per ora,  però, l'estate è salva.


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