08 giugno 2019, ore 20:00
Luxuria, Salvini si è gonfiato d'odio, prima o poi si sgonfierà
Oggi a Roma la 25esima edizione del Roma Pride, il corteo per i diritti delle persone omosessuali. In testa lo striscione “Nostra la storia, nostre le lotte”, slogan dell'edizione 2019. A tenere lo striscione, tra gli altri, anche l'ex parlamentare Vladimir Luxuria: “Penso che alla fine vinceremo noi, anche uno che si è gonfiato d'odio come Salvini prima o poi si sgonfierà”, ha affermato prima della partenza. Durante la manifestazione, il coro "Odio la Lega" e un santino con una madonna in trono che schiaccia sotto il piede il volto del ministro dell'Interno Matteo Salvini. Su un cartello il vicepremier è raffigurato truccatissimo, mentre su un carro il logo della Lega è tramutato in “lega Pop - prima le italiane”. “L'omofobia è maschilismo” si legge su un cartello, mentre sfila il carro del Muccassassina, con i suoi animatori scatenati in slip. Un carro è allestito a mo' di nave, carica di marinaretti e marinarette che lanciano lustrini sulla folla. “Né Stato né Dio, ma un corpo mio” recita un altro cartello, mentre il Vaticano è definito da un altro “Guantanamo mentale”. Ovunque le bandierine arcobaleno, in particolare in mano a giovani e giovanissimi. Tra i presenti anche le famiglie arcobaleno: “L'attacco alle famiglie arcobaleno è stato fin da subito, con il ministro Fontana, con il decreto sul ripristino di 'mamma e papà' sui documenti. Sicuramente c’è volontà di cancellarci" ha denunciato il presidente Gianfranco Goretti, che ha concluso: “Noi non chiediamo diritti ma doveri. I nostri bambini non hanno riconoscimento, noi invece vogliamo essere inchiodati alle nostre responsabilità genitoriali”.