Roma, protesta contro rom, tutti impiccati, richiamiamo Mussolini

Roma, protesta contro rom, tutti impiccati, richiamiamo Mussolini

Roma, protesta contro rom, tutti impiccati, richiamiamo Mussolini


07 maggio 2019, ore 18:00

Gli abitanti di Casal Bruciato protestano da ieri contro l'assegnazione di una casa ai nomadi

Continua il presidio degli abitanti di Casal Bruciato, alla periferia di Roma, contro l'assegnazione di una casa popolare a un nucleo di 14 nomadi. Alcune decine di residenti di via Sebastiano Satta sono scesi in strada da ieri, assieme a militanti di Casapound, per protestare contro l'ingresso dei nomadi nell'abitazione. Oggi è in programma un'assemblea pubblica e domani una manifestazione. "Stamattina i nomadi hanno lasciato in macchina il palazzo - spiega un abitante - non sappiamo se per ultimare le pratiche o, al contrario, se hanno deciso di rinunciare all'alloggio popolare"."Li vogliamo vedere tutti impiccati, bruciati", hanno detto, invece, alcune donne radunate nel cortile condominiale. "A mio nipote quando aveva 11 anni gli hanno puntato un coltello alla gola per rubargli un euro" racconta una residente. "Richiamiamo Mussolini che è morto?", dice un'altra ironicamente. "Magari" rispondono altri in coro. Intanto il padre di una famiglia rom, ricordando i momenti di tensione che sarebbero avvenuti con alcuni residenti ieri sera, supportati dai militanti di Casapound, riferisce: "Ci hanno detto che noi, con le nostre famiglie e i bambini, dovevamo subito uscire da casa. E ci hanno minacciato dicendoci che ci avrebbero tirato bombe e ci avrebbero picchiati. I miei figli hanno visto e sentito tutto questo e ora, con queste persone sotto casa, hanno paura. Tanto che per fare la spesa siamo stati scortati dalla polizia. Ma a questa casa ne abbiamo diritto, ce l'ha assegnata il Comune".