Rosanna Fratello a RTL 102.5: "Sono un'icona gay, amo la fluidità. Quando ero in gara a Sanremo mi dissero di svenire..."
06 febbraio 2023, ore 12:00 , agg. alle 12:50
Continua la corsa verso Sanremo di RTL 102.5 con speciali ospiti che hanno fatto la storia del Festival e della musica italiana. Ospite di questa mattina di Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro è stata Rosanna Fratello
Continua la corsa verso Sanremo di RTL 102.5 con speciali ospiti che hanno fatto la storia del Festival e della musica italiana. Ospite di questa mattina di Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro è stata Rosanna Fratello.
Rosanna Fratello è una delle voci storiche della musica italiana, ospite di ‘Non Stop News’ la cantante racconta della volontà di ritornare a cantare sul palco più famoso d’Italia. «Sono fiduciosa, Amadeus è una persona meravigliosa e chissà se fra i tanti che vorrebbero andare a Sanremo non possa scegliere il mio brano. Lo spero tanto».
Ai microfoni di RTL 102.5 Rosanna Fratello ricorda il suo percorso, fatto di tanti concorsi e tanta gavetta. «Oggi ci sono i Talent Show, prima c'erano i concorsi. È tutto un giro che poi torna. Le cose cambiano, prima era più semplice. Per partecipare ai concorsi andavo ovunque e li vincevo tutti», dice. «Sono stata fortunata, ho avuto una carriera che è andata subito a cento all'ora. Ho avuto un pubblico affezionatissimo nonostante non avessi chissà che grandi canzoni, ero la ragazza della porta accanto. Ero acerba e da accompagnare. Poi è arrivato Cristiano Malgioglio», continua.
Sul Festival di Sanremo di quest’anno Rosanna Fratello svela i suoi preferiti: «Mi piace molto Madame, ha questa voce che resta. Mi piace anche la sua immagine, femminile ma anche un po' maschile. Io sono un'icona gay, amo questa fluidità», dice. «Mi piace anche Elodie e metto sul podio anche Mengoni», aggiunge.
La cantante si esprime anche sulle polemiche su Rosa Chemical: «Rosa Chemical lo conosco poco. Le polemiche intorno al Festival di Sanremo ci sono sempre state. A Sanremo bisogna fare rumore. Quando c’ero io i discografici mi dissero di svenire, di inventare qualcosa per far parlare».