La salma della modella è risultata negativa a test arsenico e leptospirosi
Sul fascicolo dell’obitorio di Milano dove si trova il corpo di Imane Fadil, una delle testimoni chiave del processo Ruby, compare la scritta: “Non farla vedere a nessuno”. La modella 34enne è morta – si ipotizza – per avvelenamento il primo marzo ed è stata trasferita dalla clinica Humanitas all’obitorio. La salma di Imane Fadil ora è blindata e in attesa dell’autopsia. Nel frattempo, però, è risultata negativa anche ai test sui veleni più comuni, in particolare l’arsenico, e ai test per la leptospirosi.