Russia, il voto promuove le modifiche alla Costituzione, Putin potrà restare al potere fino al 2036
02 luglio 2020, ore 17:28
I sì alle modifiche costituzionali si sono imposti con il 77,92% dei voti, gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione
La Costituzione della Russia sarà modificata. Il 77,92% degli elettori ha votato sì a centinaia di cambiamenti che consentiranno al presidente Vladimir Putin di restare al potere nel Paese fino al 2036, quando avrà 84 anni.
Il referendum lungo sette giorni
L'affluenza ai seggi è stata del 65% e il popolo russo ha scelto di sostenere i cambiamenti alla Costituzione voluti dal presidente Putin. I risultati sono stati annunciati prima della chiusura dei seggi e gli Stati Uniti si sono detti preoccupati per le modalità di svolgimento del referendum. Washington sostiene di avere informazioni sul fatto che il governo di Mosca abbia manipolato l'esito del voto, facendo pressione su elettori e oppositori, e abbia limitato pesantemente l'azione degli osservatori internazionali. Gli elettori hanno dovuto esprimersi con un unica preferenza su 206 emendamenti alla Costituzione, che era stata adottata dal presidente Boris Eltsin nel 1993.
Un voto per Putin
Il presidente russo ha chiamato alle urne gli elettori per una sorta di voto che riguarda principalmente lui stesso. I suoi mandati sono stati ora azzerati e Putin, che è stato nel corso degli ultimi decenni ora premier ora presidente, potrà mantenere saldamente il potere fino al 2036, presentandosi anche alle elezioni del 2024 e del 2030. Il voto, adducendo come motivazione la pandemia da coronavirus, è stato spalmato su un'intera settimana, sette giorni. Prima della consultazione ufficiale del primo luglio, che è stato dichiarato festivo proprio per consentire maggiore partecipazione, è stato possibile votare da casa propria o online. Secondo un movimento per la difesa dei diritti degli elettori, il voto anticipato non è previsto dalla legge.
Seggi ovunque
Il voto anticipato è stato organizzato molto liberamente. Nelle foto si sono visti seggi approntati nei bagagliai delle auto, nelle aree gioco per bambini e anche sulle panchine sotto casa. Alcuni lavoratori hanno denunciato il voto coatto, cioè sarebbero stati obbligati dai datori di lavoro a partecipare alla consultazione con seggi direttamente nelle aziende.
La lotteria e la propaganda
Per invitare la gente a partecipare al referendum in alcune città, tra cui la capitale Mosca, è stata organizzata una sorta di lotteria. Chi ha espresso la propria preferenza ha ricevuto un certificato per partecipare all'estrazione di alcuni premi, tra cui un intero appartamento e buoni spesa. Il referendum è stato presentato alla popolazione senza dare enfasi all'emendamento che riguarda i mandati politici, ma sottolineando altri aspetti della riforma, per esempio quelli sui bambini, sulla fede, sul matrimonio come unione tra uomo e donna e sulla lingua russa.
Un Putin più forte
Le modifiche costituzionali daranno la possibilità a Putin di rafforzare i propri poteri perché, d'ora in avanti, sarà possibile per il presidente dimissionare i premier e i ministri anche separatamente e senza chiedere il permesso alla Duma, il Parlamento russo, nonostante Putin sostenesse, durante la campagna elettorale, che il referendum avrebbe dato meno poteri al presidente. Il principale oppositore di Putin, Alexei Navalny, ha definito i risultati del referendum una grande bugia. Navalny sostiene che l'esito del voto non rispecchi ciò che pensa in realtà l'opinione pubblica russa.