Le relazioni bilaterali tra la Russia e gli Stati Uniti sono al loro "punto più basso" ma Mosca "non ha mai rifiutato un dialogo costruttivo". A dirlo è il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, all'indomani dell'incidente che ha visto scontrarsi un jet russo e un drone statunitense sul Mar Nero.
TENSIONE INTERNAZIONALE
In queste ore l’amministrazione Biden ha convocato l'ambasciatore di Mosca negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, affermando che si è trattato di "
un atto pericoloso e poco professionale" da parte dei russi. Il diplomatico ha risposto sottolineando che gli aerei americani non dovrebbero trovarsi vicino al confine russo con voli che definisce
"ostili", perché, ha spiegato,
"queste ricognizioni aeree raccolgono informazioni che poi l’Ucraina utilizza per colpire la Russia". Insomma, la tensione resta altissima. Per il Ministro degli Esteri Antonio Tajani bisogna fare di tutto
"per evitare che ci sia uno scontro diretto, anche se isolato, tra paesi Nato e Federazione russa". Da Strasburgo invece il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha ribadito che l'Europa sostiene la pace, ma che dal Cremlino, finora, non si vede alcun passo in questa direzione.
IL CASO ESTONIA
In questo scenario, un nuovo tassello si è aggiunto in mattinata, quando la BBC ha riferito in un tweet che aerei da caccia britannici e tedeschi hanno intercettato un velivolo militare russo nello spazio aereo dell’Estonia. L'aereo volava fra Kaliningrad e San Pietroburgo, ma sarebbe transitato sul Baltico, nello spazio aereo estone, senza annunciarsi ai controlli di Tallinn.
"L'intercettazione in sé é quasi routine" scrive la BBC
"ma si tratta della prima volta che un'operazione simile viene portata avanti congiuntamente da Regno Unito e Germania, che hanno in programma di pattugliare insieme la regione del Baltico in ambito Nato",
ARMI E MISSILI SUL CAMPO
Intanto i media regionali russi affermano che dal 1 aprile Mosca avrebbe in programma il reclutamento di altri 400mila militari professionisti, per rimpinguare il suo esercito. Una notizia smentita dal Cremlino. che invece conferma, secondo quanto riportato dalla Tass, che la Russia sta costruendo nuove armi. Continuano, nelle ultime ore, gli attacchi missilistici e aerei sull’Ucraina, che hanno provocato vittime e danni negli oblast di Kramatorsk e di Donetsk, mentre Kiev rivendica di aver respinto 90 attacchi nemici e di aver bersagliato nove basi temporanee russe, tre sistemi di difesa antiaerea e tre postazioni di comando di Mosca sul suo territorio.