Russia: Lavrov, Stati Uniti e Nato direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina
01 dicembre 2022, ore 18:00
Negoziati fermi. Il ministro degli esteri di Mosca loda la capacità di dialogo dell' ex segretario di stato americano Kerry
"Gli Stati Uniti e la Nato sono direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina, non solo con la fornitura di armi, anche con l’addestramento del personale militare". Così il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, nel corso di una conferenza stampa. L’esponente di spicco del governo russo, inoltre, ha difeso gli attacchi condotti dalle forze armate di Mosca contro le infrastrutture energetiche dell'Ucraina, affermando che si tratta di una risposta giustificata. ''Queste infrastrutture sono di supporto alla capacità di combattimento delle forze armate dell'Ucraina e dei battaglioni nazionalisti'', ha dichiarato Lavrov. Non sono mancate altre accuse alla Nato e agli Usa. "Confrontate l'isteria scatenata ora dai media occidentali con quello che è successo quando gli Stati Uniti hanno bombardato l'Iraq", ha detto Lavrov, putando il dito contro presunte tattiche messe in campo dall’Alleanza Atlantica, ritenute dal ministro russo, simili a tattiche di guerra che sarebbero state sperimentate in passato.
Da Lavrov parole di apprezzamento per l’americano John Kerry
Come esempio positivo di capacità di mediazione, il ministro degli esteri russo ha citato l’ex segretario di stato americano John Kerry. "Ci siamo incontrati più di 50 volte, e adesso vedo in John una persona sinceramente interessata ai risultati e che aiuterebbe a risolvere i problemi insieme", ha sottolineato questa mattina Lavrov, riferendosi presumibilmente a un eventuale dialogo sulla guerra in Ucraina. “I negoziati dovrebbero puntare non a sopprimere il nemico ma a raggiungere risultati attraverso un dialogo rispettoso", ha concluso Lavrov.
Russia-Usa, sul nucleare nessuno spiraglio
Gli Stati Uniti si sono dimostrati ingenui nel pensare di poter portare avanti i colloqui sul nucleare con la Russia mentre cercano di distruggerci. Questa la posizione di Mosca, espressa da Lavrov. “E' evidente che oggi è impossibile discutere di stabilità strategica ignorando tutto ciò che sta accadendo in Ucraina. Perché l'obiettivo in Ucraina è stato dichiarato: non salvare la democrazia ucraina, ma sconfiggere la Russia sul campo di battaglia o addirittura distruggere la Russia", ha sottolineato il ministro degli esteri russo. Ricordiamo che il 28 novembre la Russia ha annunciato il ritiro dai colloqui con Washington sul Trattato Nuovo Start, in programma al Cairo fino al 6 dicembre.