Russia, proteste in tutto il paese per la liberazione di Navalny, la polizia ha compiuto migliaia di arresti
23 gennaio 2021, ore 23:34
agg. 25 gennaio 2021, ore 12:00
Nonostante la decisa azione della polizia, le proteste per l'arresto di Navalny sono state annunciate anche per il prossimo fine settimana, fermata e poi rilasciata anche sua moglie
Dalle prime ore della protesta , dai differenti fusi orari che ci sono in Russia, l'ong Ovd-Info su Twitter, ha aggiornato il numero degli arresti , sul conto definitivo forse non ci sarà mai chiarezza, con varie fonti, che li stimano, tra 2600 e 3400. Quel che è certo è che alla manifestazione per chiedere la liberazione di Navalny hanno partecipato in tanti, e praticamente in tutta la Russia. Ci sono stati scontri in tutto il paese, con gli agenti anti- sommossa impegnati in oltre cento città.
Mosca e San Pietroburgo con numeri imponenti
In tutto il Paese la gente è scesa in piazza per protestare contro l’arresto di Navalny A Mosca e San Pietroburgo, ancora una volta, i numeri sono stati imponenti, almeno 40mila persone, secondo alcune stime, solo nella capitale. A Mosca poi si sono verificati degli scontri, anche violenti, tra gli agenti in tenuta anti-sommossa e i manifestanti. Anche tanti automobilisti di passaggio hanno manifestato il loro sostegno suonando il clacson. La giornata si era aperta, con le prime testimonianze di disobbedienza nell'Estremo Oriente russo, dove il fuso orario è avanti rispetto a Mosca. Parliamo di Vladivostok, Khabarovsk, Chita, Novosibirsk, Irkutsk e persino Yakutsk, dove il termometro segna meno 50 gradi. Le grandi città siberiane hanno voluto dire la loro. Poi è stato il momento delle metropoli della Russia europea, a partire da Ekaterinburg, dove migliaia di persone si sono riversate sul lungo fiume. Infine Mosca. La Pushkinskaya, il cuore della città, si è riempita di persone, giovani ma non solo, che hanno deciso di sfidare le autorità pur di chiedere la liberazione di Navalny. "Russia senza Putin" e "Putin ladro" gli slogan più gettonati. La polizia ha risposto duramente facendo scattare i fermi, spesso e volentieri molto energici, ancora prima che il raduno iniziasse per davvero. Ad ogni incursione degli agenti la folla gridava 'fascisti!'.
Il video della polizia che travolge un ragazzino di 14 ha scatenato la protesta sui social
Le immagini di un ragazzino di 14 anni, strattonato da un poliziotto e portato verso le camionette, hanno destato sensazione e sono state criticate dalla garante per i diritti umani, che poi ha assicurato che il minore è stato riconsegnato ai suoi genitori. In piazza sono comparsi anche due caricature di Jack Angeli, il 'vichingo' del Campidoglio, dotati di bandiere Usa e cappello con e corna. Si è fatta vedere pure la moglie di Navalny, Yulia, finita però subito a bordo di una camionetta della polizia, da dove ha scattato un selfie e ha annunciato di essere stata fermata (è stata poi liberata in serata). Un gruppo si è avviato verso la sede dei servizi di sicurezza, il famigerato FSB, ex Kgb, diretto a suo tempo dallo stesso Putin, e un altro si è scontrato duramente con la polizia all'angolo tra la Petrovka e lo Strastnoy Boulevard. Il Comitato Investigativo ha così lanciato una pre-indagine "sull'assalto" alle forze dell'ordine, che potrebbe costare molto caro a chi verrà riconosciuto colpevole.
I disordini a San Pietroburgo
La 'seconda capitale' non è stata da meno, ha infatti risposto generosamente all'appello e un fiume di persone si è riversato nella Prospettiva Nevsky, bloccando di fatto il traffico. La gente si è fatta vedere anche a Gelendzhik, la cittadina sul Mar Nero dove si troverebbe il presunto "palazzo segreto" di Putin.
La prossima settimana altre proteste
"Il prossimo fine settimana organizzeremo altre proteste", ha detto uno dei 'colonnelli' di Navalny, Leonid Volkov. "Alexey deve essere liberato immediatamente". Sconcerto nel mondo, il rilascio immediato di Navalny e dei sostenitori è stato chiesto, tra gli altri, dalla nuova amministrazione statunitense e dalla Farnesina.