Russia: sospeso l'accordo sul grano. A rischio 2 milioni di tonnellate di grano su 176 navi già in mare
Russia: sospeso l'accordo sul grano. A rischio 2 milioni di tonnellate di grano su 176 navi già in mare Photo Credit: agenziafotogramma.it
30 ottobre 2022, ore 13:58 , agg. alle 17:15
L'Ucraina attacca quattro navi della flotta russa e il Cremlino risponde sospendendo a tempo indeterminato l'accordo sul grano. Una decisione che potrebbe gravare ulteriormente sugli equilibri alimentari mondiali.
La Russia considera sospeso l’accordo sul grano. La decisione arriva in risposta all’attacco ucraino in Crimea, dove sarebbero state colpite quattro navi della flotta russa con droni dall'aria e dall'acqua.
La risposta di Kiev
Da Kiev è arrivata prontamente il commento del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che parla di falso pretesto da parte dei russi per un episodio avvenuto a 220 chilometri e analizza i numeri della vicenda: "2 milioni di tonnellate di grano su 176 navi già in mare, sufficienti per sfamare oltre 7 milioni di persone". Insomma, Kuleba insinua che questa mossa sia l'ennesima azione strategica del Cremlino che aveva studiato già da tempo questo tipo di interruzione.
Le dichiarazioni di Stati Uniti e UE
Non sono mancati i commenti di disappunto da parte di Stati Uniti e Unione Europea. Dall'altra parte dell'Oceano erano inizialmente arrivate le parole di Joe Biden che definita questa scelta scandalosa. Poi il rammarico degli USA si è disteso nelle parole di Antony Blinken, segretario di Stato americano, che ha esortato "tutte le parti a mantenere funzionante questa iniziativa essenziale e salva vita" e ha poi precisato che "nel sospendere l'accordo, la Russia usa come arma il cibo nella guerra che ha iniziato. Chiediamo alla Russia di riprendere la partecipazione all'iniziativa".
In Europa, invece, a parlare è Josep Borrell, responsabile della politica estera europea, che ha precisato quanto "la decisione russa di sospendere la partecipazione all'accordo sul mar Nero mette a rischio la principale via di esportazione dei cereali e fertilizzanti necessari per affrontare la crisi alimentare globale causata dalla sua guerra contro l'Ucraina. L'Ue esorta la Russia a tornare indietro sulla sua decisione".
Situazione nel Mar Nero
Nessun movimento di navi mercantili per il trasporto di cereali ucraini nel Mar Nero è stato autorizzato per la giornata di oggi. Lo ha annunciato il Joint Coordination Center (JCC) responsabile della supervisione dell'accordo internazionale firmato la scorsa estate. "Non è stato raggiunto presso il JCC un accordo per quanto riguarda i movimenti di uscita e di entrata delle navi mercantili il 30 ottobre", ha affermato il Centro in una dichiarazione rilasciata durante la notte, dopo che Mosca ha sospeso la sua partecipazione all'accordo firmato il 22 luglio a Istanbul.
Cosa rischia l'Italia?
La sospensione dell'accordo interrompe le spedizioni anche verso l'Italia dove arrivavano dall'Ucraina quasi 1,2 miliardi di chilli di mais per l'alimentazione animale, grano tenero e olio di girasole nell'ultimo anno prima della guerra. É quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sugli effetti della decisione della Russia di interrompere l'accordo raggiunto con Nazioni Unite, Turchia e Ucraina per assicurare i traffici commerciali nei porti del Mar Nero. "Il blocco delle spedizioni di cereali sul Mar Nero è preoccupante soprattutto - sottolinea la Coldiretti- per la forniture di mais alle stalle italiane in una situazione in cui i costi di produzione sono cresciuti del 57% mettendo in ginocchio gli allevatori nazionali". Lo stop al passaggio delle navi cariche di cereali sul Mar Nero alimenta il rischio carestia in ben quei 53 Paesi dove. secondo l'Onu, la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l'alimentazione".
Lavrov: "La situazione di oggi è simile alla crisi dei missili a Cuba"
Sull’altro fronte Sergey Lavrov paragona la situazione attuale alla crisi dei missili a Cuba. Il ministro degli esteri inoltre ha ribadito la mancanza di volontà degli Stati Uniti e dei suoi alleati di mostrare responsabilità e saggezza nel risolvere la situazione in Ucraina. E proprio sul dialogo tra Russia e Stati Uniti è intervenuto il portavoce del Cremlino Peskov affermando che un incontro Putin - Biden potrebbe aver luogo se gli Stati Uniti volessero ascoltare le preoccupazioni di Mosca e tornare al dialogo sulle garanzie di sicurezza.