Salone Libro, Polacchi di Altaforte, non mi piego, ci sarò

Salone Libro, Polacchi di Altaforte, non mi piego, ci sarò

Salone Libro, Polacchi di Altaforte, non mi piego, ci sarò


09 maggio 2019, ore 10:00

Altaforte non si piega al pensiero unico, dice l’editore, dopo l’inchiesta per apologia di fascismo

Non si placano le polemiche sul Salone del Libro di Torino. Francesco Polacchi, fondatore della casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound, esclusa dalla kermesse culturale torinese, ha annunciato su Facebook: "Alle 10 sarò al Salone del Libro di Torino per ribadire che la logica di Altaforte non si piega al pensiero unico". Martedì scorso Regione Piemonte e Comune di Torino hanno presentato un esposto contro Polacchi e la procura ha aperto una inchiesta per apologia di fascismo. "Se avete a cuore la libertà d'espressione”, aggiunge Polacchi, “vi aspetto. I libri non devono conoscere censura". Nel frattempo la presidente dell'Anpi, Carla Nespolo, ha annunciato la decisione dell'associazione di tornare al Salone del Libro, dopo che inizialmente aveva deciso di non intervenire per la presenza della casa editrice vicina a Casapound. "Ho appreso con molto piacere la notizia dell'esclusione della casa editrice Altaforte dal Salone del Libro di Torino. Ha prevalso il doveroso rispetto della Costituzione e dell'antifascismo, bussole che non si devono perdere mai. Comunico, quindi, che domani sarò al Salone per partecipare alla presentazione del volume di Tina Anselmi “La Gabriella in bicicletta”, edito da Manni".​

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