10 ottobre 2022, ore 16:00
Oggi è la Giornata Mondiale per la Salute Mentale. I disturbi della sfera psicologica colpiscono un miliardo di persone nel mondo. E a soffrire di più sono i giovani: tra i 10 e i 19 anni, un ragazzo su sette fa i conti con questa realtà
Nel mondo quasi un miliardo di persone, 1 su 8, convive con qualche forma di sofferenza psichica; la quota sale a 1 su 7 nella fascia di età tra i 10 e i 19 anni. La situazione è ulteriormente peggiorata durante la pandemia, con un aumento della prevalenza di ansia e depressione del 25% nel corso del 2020.
Ragazzi e giovani in Italia chiedono aiuto ma le strutture non sono sufficienti
In Italia i disturbi d'ansia e depressione interessano 1 minore su 4 e si moltiplicano le richieste d'aiuto di bambini e adolescenti, ma in neuropsichiatria infantile nel nostro Paese si contano solo 395 posti letto e ben 5 regioni non ne hanno neppure uno. A lanciare l'allarme la Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (Sinpia) in occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale (World Mental Health Day), istituita nel 1992 e riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, Per gli esperti, questi sono "numeri da emergenza sanitaria ma una realtà ignorata da opinione pubblica e classe politica". In particolare, tra il 2020 e il 2022, gli accessi dei minori al pronto soccorso e i ricoveri in ospedale per cause legate alle tendenze suicidarie , cioè comportamenti autolesionistici, pensieri, azioni e tentativi di porre fine alla vita, sono in preoccupante aumento. Nello stesso periodo sono triplicati i ricoveri per cause legate ai disturbi alimentari, come l'anoressia e la bulimia. Ma, sottolinea, le risorse dei servizi di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza continuano invece a diminuire, e perfino le situazioni urgenti non riescono a trovare un ricovero e ci si appoggia quasi sempre nei reparti di Pediatria. Ma, aggiungono ancora gli esperti, anche gli accessi per tutti gli altri disturbi, dall'autismo ai disturbi del linguaggio e dell'apprendimento, appaiono in netto aumento e con quadri di sempre maggiore complessità
Emergenza sanità mentale dopo il Covid
Durante il 2021, in particolare, significativa la chiusura di alcuni servizi dedicati alla cura della sanità mentale, convertiti in reparti Covid-19 e più difficoltà di accesso alle strutture sanitarie durante i picchi dei contagi. In aumento anche il tempo di ricovero nelle strutture e meno dimissioni. Il prossimo Governo "deve avere ben chiaro che se si vuole 'salvare' il sistema salute dell'Italia dalle crisi sanitarie, pandemiche e ora anche economiche, questo deve iniziare, prima di ogni altro settore, da un intervento dedicato alla salute mentale". E' quanto chiede la Società Italiana di NeuroPsicofarmacologia al prossimo Parlamento e Governo, sottolineando che siamo già entrati in una fase sociale in cui migliaia di famiglie, di aziende, di imprenditori, di cittadini vedono il proprio lavoro, il proprio futuro a rischio. E le conseguenze di questo saranno psichiche, subito dopo che economiche.
Bonus psicologo: 300mila richieste in Italia, 60% under 35
E un segno che i disagi legati alla sfera psicologica sono aumentati con la pandemia è rappresentato dal boom di richieste di accesso al bonus psicologo: 300 mila le richieste arrivate all'Inps. Oltre il 60%, pari a 180mila domande, proviene da cittadini sotto i 35 anni. Lo riferisce un rapporto della Commissione europea sull'impatto della pandemia sulla salute mentale dei giovani, diffuso in occasione della Giornata mondiale. "I giovani sono stati particolarmente colpiti. Hanno visto le loro vite sconvolte. Dobbiamo sostenerli con interventi concreti", ha evidenziato la commissaria europea Mariya Gabriel. La disponibilità per il bonus che inizialmente era di 10 milioni è stata portata a 25, dato l'alto numero di richieste.