Salvato speleologo bloccato in grotta nel Pordenonese, è stato portato fuori all'alba, è ferito ma sta bene
Salvato speleologo bloccato in grotta nel Pordenonese, è stato portato fuori all'alba, è ferito ma sta bene
05 luglio 2021, ore 10:08 , agg. alle 11:47
In nottata è stato imbracato e issato all'esterno della piccola e complessa cavità dove era rimasto prigioniero, dopo un lavoro di disostruzione per allargarne l'ingresso
Lieto fine
È salvo lo speleologo di Roveredo in Piano rimasto per tutta la notte, ferito, all'interno di una grotta. Dopo un più attento esame da parte dei soccorritori, si è capito che il giovane, di 22 anni, nella caduta non aveva riportato particolari danni alla schiena o agli arti inferiori che richiedessero l'impiego della barella spinale. In nottata è stato dunque imbracato e issato all'esterno della piccola e complessa cavità dove era rimasto prigioniero, dopo un lavoro di disostruzione per allargarne l'ingresso. Il giovane all'alba è stato trasportato a valle in elicottero.
Ferito ma in condizioni complessivamente buone
Il giovane è stato issato all'esterno della cavità nel cuore della notte, mostrava una frattura al braccio e ferite al volto e in altre parti del corpo. Fino alle 6 circa di questa mattina è stato tenuto al riparo dalla pioggia, a cinque metri dall'uscita. Il padre, che gli ha fatto compagnia tutto il tempo, era stato fatto uscire e ha atteso a Casera Lodina le ultime operazioni di salvataggio, quando è arrivato il cambio degli speleologi. Come hanno spiegato i tecnici del Soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia, la grotta si è rivelata più complessa del previsto perché costituita da una serie di pozzi, l'ultimo dei quali, in alto, molto franoso. Il giovane ferito si trovava a quota duemila metri, ma sette metri sotto la strettoia e non poteva essere spostato perché non c'era spazio sufficiente all'interno. Dunque il lavoro dei disostruttori è stato fatto valutando attentamente l'allargamento per evitare che cadessero pezzi all'interno addosso al ferito. Si è poi deciso, con la valutazione dei medici, di portarlo fuori senza barella, appeso ad un'imbracatura.
Trasportato a valle in elicottero
Un elicottero del soccorso regionale si è alzato in volo alle 6, lo ha issato a bordo con un verricello e lo ha portato a valle. I materiali e l'intero personale del Soccorso speleologico arrivato in quota a 2000 metri sarà evacuato con l'elicottero della Protezione Civile. Complessivamente, ha spiegato sempre il soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia, hanno preso parte all'operazione una quarantina di tecnici del Soccorso Alpino tra cui diversi provenienti da altre regioni Lombardia, Trentino, Umbria e Lazio non tutti però impiegati nelle operazioni che hanno avuto l'esito positivo, prima del previsto.