03 dicembre 2018, ore 10:26
Il vice Premier e ministro dell’Interno a Non Stop News assicura che per chi andrà in pensione con quota 100 non ci sarà nessuna penalizzazione, no se chiedono di ridurre deficit a 1,9%
"Entro l'anno una buona parte dei debiti che gli enti locali hanno con gli imprenditori verranno pagati. Renzi ne aveva parlato, dicendo che sarebbe andato in pellegrinaggio non so dove, io evito di dire vado in pellegrinaggio, ma ci stiamo impegnando per farlo entro l'anno prossimo". È quanto ha annunciato, ospite stamattina di Non Stop News, il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini senza aggiungere dettagli ma sottolineando che il governo sta lavorando a questo obiettivo. Il leader leghista ha poi aggiunto: "Entro quest'anno verrà rivisto il codice degli appalti. Perché per decine di imprenditore prima della tassazione bisogna tagliare la burocrazia". Quindi, parlando di pensioni, Salvini ha definito "una bufala" l'ipotesi di un nuovo aggiustamento, che sarebbe stato prospettato dal governo per contenere il peso finanziario della cancellazione della legge Fornero: "Quota 100 è 62 anni di età e 38 anni di contributi senza penalizzazioni. Questo è l'impegno preso e lo porterò fino in fondo". A proposito della manovra e del deficit, Salvini ha spiegato: "I tecnici stanno limando i numeri e poi arriverà il numeretto, ma io non passo il tempo con Conte e Di Maio a dire 2,3 o 2,7%. L'Europa deve chiedere come uso i soldi, non di fare l'1,9. Quando entri in un supermercato non ti chiedono quanto spenderai alla fine della spesa. E la spesa in questo caso è il diritto alla pensione, la flat tax, l'assunzione di poliziotti e carabinieri, il reddito per l'inserimento al lavoro. Se poi i tecnici mi dicono che abbiamo messo troppi soldi per fare quello che abbiamo detto, li dirotteremo da qualche altra parte". Infine, in merito all'atteggiamento di stampa e tv nei confronti del governo: "È da sei mesi che c'è un atteggiamento ostile e pregiudiziale da parte dei grandi mezzi di informazione, pubblici e privati. La stampa è piena di attacchi pregiudiziali di persone che non hanno neanche letto i provvedimenti. Sui giornaloni ci sono critiche al decreto sicurezza su cose che neanche esistono nel provvedimento".