Salvini a RTL 102.5, no ultimatum a M5S, ma voglio coraggio

Salvini a RTL 102.5, no ultimatum a M5S, ma voglio coraggio

Salvini a RTL 102.5, no ultimatum a M5S, ma voglio coraggio


28 maggio 2019, ore 09:03

All'indomani del successo alle europee, il vice Premier nega di aver dato i 30 giorni Di Maio e rilancia: "Ora decreto sicurezza e shock fiscale, tutto il resto viene dopo"

"Per il momento c’è una missione enorme che è quella di cambiare le regole europee, che è quello che hanno chiesto tutti i popoli europei che hanno votato. Ora vediamo se arriva questa letterina che di multano per i debiti del passato e dovremo pagare tre miliardi. Ma vi pare che in un momento storico in cui c’è una disoccupazione giovanile del 50% in alcune regioni, in cui dobbiamo assumere in fretta medici e infermieri perché altrimenti gli ospedali si svuotano, da Bruxelles qualcuno – nel nome di regole del passato – ci chiede tre miliardi di multe e a settembre venti miliardi di aumenti di tasse con l’IVA? Quindi ogni mia energia sarà usata per cambiare queste regole europee vecchie, e che siano superate lo hanno votato anche i francesi, i tedeschi, gli inglesi, gli spagnoli, i finlandesi, gli equilibri interni e le sorti del partito vengono dopo". Lo ha detto Matteo Salvini, ospite di Non Stop News stamattina. All'indomani del successo alle elezioni europee, il vice Premier e ministro dell'Interno ha negato di voler dare un ultimatum a Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle. Il leader leghista ha indicato i prossimi passi che il governo Conte dovrà, per conto suo, compiere: "Il decreto sicurezza è pronto, era pronto già settimana scorsa e parla di vita reale, spero venga approvato questa settimana, assume 800 persone. Poi c’è la questione del dover abbassare le tasse, non tutto a tutti, ma l’obiettivo c’è nel contratto di Governo, il 15%, una cura Trump, Orban, uno shock fiscale positivo che faccia ripartire il Paese. Sicurezza e tasse, tutto il resto viene dopo". Sulla possibilità, ormai concreta, che un leghista si candidi alle future amministrative di Roma: "I romani ci hanno dato tantissimo consenso, siamo secondo partito a un pelo dal PD, in alcune periferie romane, quelle protagoniste degli episodi di cronaca degli ultimi mesi, la Lega ha preso il 35, il 36, il 38% con i Cinque Stelle ampiamente dietro, quindi è un chiaro segnale dei romani nei confronti dell’amministrazione comunale, del sindaco Raggi, è un segnale di fiducia nei confronti della Lega. Noi stiamo crescendo nei municipi con donne e uomini che si stanno preparando ad avere un’idea di città e quindi ci faremo trovare pronti". Infine, una riflessione personale sul Salvini di 15-20 anni fa: "Io rifarei tutto, errori compresi, se riguardo indietro all’entusiasmo di un ragazzo di 20-30 anni che fa degli errori, ovviamente, l’unica cosa che cambierei sarebbe di arrivare in fondo alla laurea, visto che mi son fermato a cinque esami dalla laurea in storia. Adoravo e adoro la radio come miglior strumento di comunicazione, più diretto, più vero, la preferisco di gran lunga alla televisione. Penso che gli italiani valutino anche questo, quanto una persona sia vera o no, io penso di avere una marea di difetti ma quello che dico faccio e quello che sembro sono, poi può piacere o meno ma non c’è niente di costruito o artefatto. Sono quello che ero venti anni fa con un po’ di esperienza e qualche bel risultato e responsabilità in più e il fatto che gli italiani abbiano aumentato il consenso a me e alla Lega mi dice che qualcosa di buono lo stiamo facendo". Di seguito il video integrale dell'intervista

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