Salvini frena sul viaggio a Mosca, "non è certo che vada, se andrò non sarà a nome del governo"
28 maggio 2022, ore 10:30
Il tutto mentre l'esercito di Kiev parla di trentamila soldati russi uccisi dall'inizio dell'invasione
Dopo la telefonata con il presidente russo Vladimir Putin il premier italiano Draghi ha sentito anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tema del colloquio le strategie per scongiurare una crisi alimentare e sbloccare i porti ucraini da cui far partire il grano di Kiev. Zelensky torna a parlare di “genocidio” specialmente nella regione del Donbass, che però promette: "Sarà di nuovo ucraina”. Proprio nell’est del Paese arrivano notizie contrastanti sull’andamento del conflitto: il leader della Cecenia dice di essere entrato a Severodonetsk, ma l’amministrazione militare regionale ucraina parla di pesanti sconfitte per l’esercito di Mosca. Mosca che, ancora secondo Zelensky, starebbe aggirando la maggior parte delle sanzioni comminate dalla comunità internazionale, non essendoci sul tema una posizione condivisa a livello globale. In Italia, il leader della Lega Salvini, che si era detto disposto a partire per Kiev dice di "non essere sicuro" della partenza.
Il bilancio delle vittime
Mentre gli attacchi non si fermano, la Procura generale di Kiev aggiorna il triste bilancio dei bambini uccisi dall'inizio dell'invasione: sono ora 242 in poco più di tre mesi di conflitto. 440 sono invece rimasti feriti. Il tutto mentre l'esercito di Kiev dichiara che sono circa trentamila i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, con anche la distruzione di 207 caccia, 174 elicotteri e 503 droni. Non solo: le truppe di Kiev fanno sapere di aver distrutto anche oltre mille carri armati, tremila veicoli e tredici navi.
I combattimenti tra Luganks e Severodonetsk
A Severodonetsk si combatte, anche se sono diverse le notizie che giungono sulle sorti del conflitto. Il leader ceceno dice di avere il controllo della città, anche se il capo dell'amministrazione militare regionale ucraina, Serhii Gaidai, parla di "perdite significative" per l'esercito russo, costretto quindi a ritirarsi dalla città nella regione ucraina del Lugansk. Ancora secondo l'amministrazione militare le truppe di Mosca non abbandonano comunque i tentativi di interrompere i rifornimenti logistici nella regione dell'est del Paese. Nella zona di Kherson, interamente occupata dalle forze russe, il vicecapo dell'autoproclamata amministrazione russa della regione rende noto che è stato chiuso ogni accesso al resto del territorio dell'Ucraina "per ragioni di sicurezza".
Salvini: "Non è certo che andrò a Mosca"
"Sono in Italia. Non ho certezze che ci andrò, ci stiamo lavorando". Con queste parole il leader della Lega Matteo Salvini commenta la possibilità di un viaggio a Mosca di cui lui stesso aveva parlato. "Si va se serve, certezze non ce ne sono" continua Salvini. "La richiesta di aprire i porti viene da più parti: bisogna insistere. Ci sono buone relazioni, rappresentiamo milioni di italiani". Il numero uno del Carroccio poi precisa che una sua eventuale partenza non sarebbe a nome del governo ma solo per dare "il suo mattoncino".