20 febbraio 2018, ore 10:13
L'iroman Roberto Zanda ha rischiato di morire in Canada
Salvo dopo 17 ore trascorse anche a -50 gradi, scalzo e senza guanti. È la storia di Roberto Zanda, l'iroman cagliaritano, reduce dalla Yukon Artic Ultra, l'ultramaratona canadese in cui ha rischiato di morire. Dal letto dell'ospedale Umberto Parini di Aosta racconta così la sua odissea tra le nevi al confine con l'Alaska: "Noi sardi siamo caparbi e molto tosti. È stata la determinazione come persona sarda a farmi arrivare al traguardo della vita, la determinazione di rappresentare un popolo e anche l'attaccamento alla vita, c'e' stato un momento in cui mi sono lasciato andare e poi ho deciso di rialzarmi da quel tepore che mi stava avvolgendo e di andare, scalzo, a cercare i soccorsi".
Zanda, atterrato oggi a Torino Caselle e trasportato immediatamente ad Aosta, ha riportato un gravissimo congelamento di quarto grado di mani e piedi; i medici del reparto di chirurgia vascolare e dell'ambulatorio di medicina di montagna, centro di eccellenza a livello internazionale per queste patologie, stanno cercando di salvargli gli arti.